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PATTI – Amministrative. Analizzando liste e candidati al consiglio comunale emerge un fatto incontrovertibile: a Patti non c’è alcun desiderio di cambiare.

PATTI – Amministrative. Analizzando liste e candidati al consiglio comunale emerge un fatto incontrovertibile: a Patti non c’è alcun desiderio di cambiare.
Settembre 18
08:05 2021

Ci piace avvalorare quanto scriviamo con dati inconfutabili. Per questo abbiamo voluto analizzare attentamente le cinque liste comprendenti gli 80 candidati al consiglio comunale, per confermare un fatto incontrovertibile: a Patti non c’è alcun desiderio di cambiare.

Il rinnovamento è e sarà un semplice, subdolo ritornello che non trova e non troverà conferma nella realtà. Lo “dicono” i…numeri: solo 4 candidati hanno meno di 25 anni, solo 4 sono al di sotto dei 30 anni, mentre gli ultracinquantenni sono 37, cioè quasi la metà dei contendenti. Risulta, pertanto, assai difficile solo parlare di cambiamento, anche perché dei consiglieri uscenti solo Luca Musmeci non si ripresenterà, mentre sono rientrati nell’agone politico altri che in passato hanno occupato i banchi in consiglio e, sinceramente – lo dice la carta di identità – non sono “giovincelli in erba”.

Non abbiamo assolutamente nulla verso chi potrà mettere a disposizione della città la propria esperienza, basta, però, che non si continui a parlare di cambiamento, perché anche le prossime elezioni, visti gli schieramenti, confermeranno uno “status quo” talmente consolidato che non riesce proprio a sradicarlo. Simboli diversi, slogan diversi, ma per lo più sempre le stesse “facce”, sempre gli stessi programmi, sempre le stesse tiritere. 

A proposito di età, il candidato più giovane è Lorenzo Spartà, nato il 15/12/2001, facente parte  della lista che sostiene Fabrizio Trifilò, il più anziano è Antonino Gigante, nato il 13/6/1946, che concorre a sostegno di Gianluca Bonsignore. 

Il candidato sindaco più giovane (si fa per dire…) è Anna Sidoti (tra l’altro l’unica ad avere reso già pubblici i nomi dei cinque assessori), 49 anni; a seguire, Fabrizio Trifilò, 51, Gianluca Bonsignore, che ne compirà 53 il 27 settembre, Giorgio Cangemi, che ne festeggerà 55 l’11 dicembre, ed Enzo Natoli, 56.

Restando ai “numeri”, per il consiglio comunale sono in lizza 46 uomini e 34 donne; gli elettori chiamati alle urne sono 11889 (5680 uomini e 6209 donne). 15 le sezioni in cui si voterà, dislocate nei plessi che ospitano le scuole elementari in Piazza XXV Aprile, Case Nuove Russo, Corso Matteotti, Marina, Gallo, Scala e Mongiove. 

Naturalmente, per la campagna elettorale la faranno da padrone i social, sui quali il tam tam è già ampiamente iniziato; non mancheranno, comunque, nel pieno rispetto delle regole dettate dalla pandemia, i comizi, che si concentreranno in Piazza Marconi e sul lungomare di Marina. 

Com’è noto, si voterà il 10 (dalle 7 alle 22) e l’11 (dalle 7 alle 15) ottobre.

A Patti, essendo Comune con meno di 15000 abitanti, non ci sarà ballottaggio, a meno che due candidati a sindaco ottengano lo stesso numero di preferenze.

E’ consentito il voto disgiunto e si potranno esprimere due preferenze, a un uomo e a una donna. Alla maggioranza andranno 11 seggi, alla minoranza 5 (il candidato sindaco secondo classificato e 4 componenti della sua lista. Se dovesse avere più voti una lista non collegata al sindaco vincente, quest’ultima avrà 10 seggi e 8 andranno alla lista che appoggiava chi siederà sullo scranno più alto che, in tal caso, non potrebbe disporre della maggioranza. Inoltre, se una lista ottenesse più voti di quella che sostiene il candidato sindaco secondo classificato (che, comunque, siederebbe in consiglio) otterrebbe 4 seggi. 

La “corsa”, quindi, è iniziata; invero, si era avviata già da tempo, ma adesso il “ritmo” è destinato ad intensificarsi; è, infatti, il momento di fare calcoli, proiezioni, pronostici, così come è il momento di provare a “convincere” chi fosse ancora indeciso.

Un caffè, una granita, un incontro all’edicola o in piazza o davanti alla scuola mentre si aspetta l’uscita dei figli, o davanti ad una chiesa in cui si sta celebrando un funerale o un matrimonio, o dal barbiere, o in qualsiasi altro angolo della città, potrebbe costituire l’occasione propizia per “strappare” una preferenza.

E’ indubbio che sarà lotta serrata fino all’ultimo istante, probabilmente senza esclusione di colpi. Ma nemmeno questa sarà una novità ! Come, purtroppo, non sarà una novità cominciare a lamentarsi già il giorno dopo delle elezioni. Tornano, allora, alla mente, le parole di Martin Luther King: “Può darsi che non siate responsabili per la situazione in cui vi trovate, ma lo diventerete se non fate nulla per cambiarla”.

Nicola Arrigo

 
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