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PATTI – Al Sacro Cuore di Gesù cerimonia di benedizione del “gruppo” raffigurante la Madonna del Rosario di Pompei.

PATTI – Al Sacro Cuore di Gesù cerimonia di benedizione del “gruppo” raffigurante la Madonna del Rosario di Pompei.
Febbraio 11
09:36 2020

“E’ un’occasione propizia e feconda per meditare sul cammino di fede che ciascuno è chiamato a percorrere, guardando a Maria, nostra Madre”. Così il vescovo monsignor Guglielmo Giombanco ha “commentato” la cerimonia di benedizione, a conclusione della messa da lui presieduta, del “gruppo” raffigurante la Madonna del Rosario di Pompei, donato alla parrocchia del “Sacro Cuore di Gesù” dalla famiglia Galvagno, rispettando l’espresso desiderio della compianta Rosaria Galvagno, morta lo scorso anno, affinché il suo caro ricordo e quello del figlio Nuccio Passaniti, morto nel 2015, rimangano indelebili nel tempo insieme alle loro preghiere e alla loro profonda devozione mariana. 

“L’effigie – ha proseguito il vescovo – è un richiamo alla preghiera: la Madonna consegna a San Domenico e a Santa Caterina la corona del Rosario, per indicare anche a noi come vivere il dialogo con Dio”.

“La fede – ha insistito il Pastore della Chiesa Pattese – non è solo osservanza di precetti o adesione a dottrine di verità e il Rosario diventa sorgente feconda del dialogo tra Cielo e terra, con la mediazione di Cristo e di Maria”.

“Anche a noi – ha rimarcato – chiede anche a noi di accogliere suo Figlio per poterlo annunziare agli altri, perché noi lo possiamo annunziare solo se gli permettiamo di entrare nella nostra vita, rimanendo, come Maria, saldi nell’assecondare la volontà di Dio”.

Monsignor Giombanco ha, quindi, esortato ad “intensificare la preghiera, con la docilità di Maria. La nuova statua ravvivi il desiderio di essere con Dio attraverso la preghiera, i sacramenti, la testimonianza della carità. Impegniamoci a far risplendere la luce di Dio nel mondo, sapendo che  questa luce è venuta grazie a Maria, che ha donato il Figlio di Dio a tutta l’umanità”.

Nel suo indirizzo di saluto, il parroco don Giuseppe Di Martino ha ringraziato il vescovo “per la sua presenza, che ci rende completi” ed ha ricordato il desiderio della signora Galvagno “affinchè il Rosario diventi la preghiera di tutti”, ringraziando la famiglia “per il prezioso dono”.

Il pregevole gruppo in legno di tiglio, che troverà posto all’interno del luogo di culto, comprende quattro statue (la Madonna con bambino sul trono, San Domenico e Santa Caterina) ed è stato scolpito nella bottega del maestro Giuseppe Stuflesser di Ortisei.

Nello stesso laboratorio artistico, tra il 1954 e il 1955, venne realizzato un gruppo molto simile che oggi si trova nella chiesa parrocchiale di Giammoro. Per questo ha concelebrato anche  il parroco di Giammoro, Don Michele Chiofalo.

Il gruppo, dipinto dal maestro Enrico Mahlknecht di Ortisei, è collocato su una massiccia base in legno di ciliegio, appositamente realizzata nella bottega del maestro Antonio Scopelliti di San Pier Marina. 

Nicola Arrigo

 
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