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PATTI – “A Natale puoi”. Come cadeaux natalizio la bolletta dell’acqua … salata.

PATTI – “A Natale puoi”. Come cadeaux natalizio la bolletta dell’acqua … salata.
Novembre 17
16:09 2020

Forse perché si paventa un nuovo lockdown, forse perché vuole fin troppo bene ai propri cittadini, il comune di Patti – e non è la prima volta che si verifica – ha pensato di anticipare il regalo di Natale, di cui, è giusto precisarlo, tutti, in questo preciso momento, avrebbero fatto a meno.

“Chi non accetta non merita” – recita un vecchio adagio -, ma cos’hanno fatto di…male i pattesi per meritarsi come cadeaux natalizio la bolletta relativa al consumo dell’acqua ? non vogliamo per nulla asserire che non bisogna pagare, ma in questi giorni stanno arrivando ai pattesi, tramite raccomandata A/R, bollette dell’acqua dall’importo spropositato, tanto che per pagarne qualcuno bisognerà forse accendere un mutuo.

Le bollette si riferiscono all’anno 2018 e comprendono un anticipo di sei mesi del 2019. Davvero un regalo senza eguali, di quelli che difficilmente si dimenticano, soprattutto in un periodo come quello attuale in cui, pure a Patti, tante famiglie vivono situazioni di enorme difficoltà.

Tra l’altro, l’eventuale rateizzazione che viene “bonariamente” proposta prevede una prima tranche da pagare entro il 20 novembre ed una seconda entro il  20 dicembre, quindi non c’è nemmeno il tempo di…farsi due conti.

Inoltre, la suddetta bolletta non è stata ancora recapitata a tutti gli utenti.

Forse l’amministrazione ha pensato che chi ha la fortuna di percepire la tredicesima la potrà destinare quasi interamente alle casse comunali (entro Natale “arriverà” pure l’ultima tranche della Tari). Davvero una “bella pensata”, un vero toccasana, considerato che si rischia seriamente il default.

Tutto questo tenendo anche conto che non sempre, a Patti, il servizio idrico è puntualmente funzionante; spesso, l’acqua non viene erogata (adesso se la prendono con Giove Pluvio perché non piove e, quindi, le falde si sono prosciugate…), frequentemente si registrano guasti, altrettanto sovente il prezioso liquido fuoriesce formando fiumiciattoli lungo le strade cittadine, a causa della conclamata vetustà della rete idrica.

Però, bisogna pagare e il conto, come detto, è a dir poco salato. Perché, allora, non optare per una rateizzazione più diluita nel tempo ? Perché le bollette non sono state recapitate a tempo debito invece che dopo due anni (pare fosse necessario aggiornare il software e, naturalmente, ce n’è voluto di tempo) ? Perché pagare così tanto per un servizio poco efficiente ? domande che non troveranno risposta se non in qualche frase in tipico politichese o con giustificazioni di maniera (vedi quella che tira in ballo Giove Pluvio). 

Pertanto, se  si avrà la fortuna di non essere positivi al covid, si starà male perchè le coronarie di molti sono messe a dura prova non appena si legge l’importo da pagare. E chi quantomeno a Natale volesse accostarsi all’Eucarestia, dovrà prima adeguatamente confessarsi, perché, indubbiamente e giustificatamente, in questi giorni, non ha risparmiato “benedizioni” agli amministratori. 

“A Natale puoi”…No, per niente ! Come si fa ad essere “più buoni”  di fronte a cotanto esborso ? Come diceva l’intramontabile e sempre attuale Totò :”E io pago” !

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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