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PATTI – Si è dibattuto sul cyber bullismo nell’incontro tra alunni della “Bellini” e la Polizia

PATTI – Si è dibattuto sul cyber bullismo nell’incontro tra alunni della “Bellini” e la Polizia
Marzo 23
18:15 2016

Nell’ambito del progetto legalità, gli alunni della scuola media “Bellini”, che fa parte dell’Istituto Comprensivo “Lombardo Radice”, diretto da Pina Pizzo, hanno incontrato il dirigente del Commissariato di Polizia di Patti Carmelo Alba, per dibattere sul cyber bullismo.

Alba ha subito evidenziato che “nella società di oggi questo fenomeno è molto diffuso tra i ragazzi che indossando tale corazza si sentono più forti, in grado di superare qualsiasi ostacolo e di prevalere sugli altri. In realtà, questi ragazzi dentro sono molto deboli per cui questa è solo una copertura per appare ciò che non sono”.Carmelo _Alba_001

“il cyber bullismo – è stato evidenziato – è fatto di scherni, prese in giro e spesso violenze psicologiche attraverso la rete. La possibilità di accedere ad ogni informazione con un clic è positiva, ma se l’utilizzo è sbagliato può trasformarsi in un’arma che distrugge gli altri e che ci distrugge”. “I bulli – ha rimarcato Alba – non sono solo i ragazzi definiti tali, ma anche gente comune che frequentiamo giornalmente, che vive nell’egoismo e per questo non rispetta le regole, compiendo reati”.

“Quest’incontro – afferma Valeria Buttò, della III B – è stato, a mio avviso, più utile della semplice lezione scolastica, perché bisogna imparare a vivere prima che la letteratura e l’algebra. Bisogna rispettare le regole ma non per non commetter reati e subirne poi le conseguenze, ma perché è di fondamentale importanza vivere bene nella società, aiutandoci a vicenda, per costruire un mondo legale, in cui convivere pacificamente l’uno con l’altro”. Molto soddisfatta la dirigente Pina Pizzo: “I ragazzi sono stati molto interessati; speriamo abbiano recepito il messaggio e si facciano promotori anche verso i coetanei e, perché no, i più grandi, di quanto sia indispensabile rispettare le regole e gli altri”.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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