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PATTI – Presentato il progetto didattico in rete “La Villa Romana di Patti” al fine di rivalutare il sito archeologico

PATTI – Presentato il progetto didattico in rete “La Villa Romana di Patti” al fine di rivalutare il sito archeologico
Febbraio 26
09:45 2016

Nell’aula magna della scuola media “Bellini” è stato presentato il progetto “La Villa Romana di Patti”, progetto di rete con scuola capofila IIS “Borghese-Faranda” di Patti, diretto da Francesca Buta, nell’ambito del concorso nazionale “Progetti didattici nei musei, nei siti di interesse archeologico, storico e culturale” per un importo di 55.000 euro, che vedrà impegnati in attività gli alunni della scuola media “Bellini”, che fa parte dell’istituto comprensivo “Lombardo Radice”, diretto da Pina Pizzo, insieme agli alunni dell’Istituto superiore pattese.
Il progetto coinvolge anche la Soprintendenza di Messina in quanto ente gestore del sito.Sia la Buta che la Pizzo hanno rimarcato, con giustificata soddisfazione, che “si tratta di uno dei 12 progetti approvati a livello nazionale”.

Al fine di rivalutare il sito archeologico della Villa Romana di Patti, una delle più grandi della Sicilia e di mettere le basi, nel percorso scolastico delle scuole del primo ciclo, per la conoscenza e l’uso di grafica 3D con possibilità di stampa 3D, il progetto, che nello specifico sarà “seguito” principalmente dai docenti Giuseppe Pizzardi (“Bellini”) e Cosimo Scilipoti (“Borghese-Faranda”) ma che coinvolgerà pure altri insegnanti, prevede: la realizzazione: di un plastico dell’intero sito archeologico; di modellini delle zone più significative della Villa; di un video dell’intero sito generato da riprese aeree con droni; la modellazione in 3D dell’intero sito. Gli studenti del primo ciclo saranno introdotti alle nuove tecnologie grafiche 2D-3D e di rilievo e parteciperanno alla realizzazione dei plastici; quelli del secondo ciclo applicheranno quanto studiato in teoria attraverso la progettazione e la redazione dei rilievi, della loro restituzione in 2D-3D, della modellazione virtuale con software professionale e reale mediante plastici, modellini e bassorilievi.

Il plastico del sito archeologico sarà collocato nell’area espositio-informativa presente nella zona d’ingresso; il video sarà fruibile sia dal visitatore diretto che da quello “lontano”, i modellini in scala delle zone più significative della Villa e i bassorilievi prospettivi e particolari di elementi architettonici rilevanti (predisposti pure per l’esplorazione tattile) saranno sistemati lungo il percorso di visita su opportuni supporti e protetti da plexiglass. Il progetto – della durata di 50 ore – prenderà il via all’inizio di marzo.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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