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PATTI – 40enne straniero si è lanciato nel vuoto dal Ponte della Provvidenza. Trasferito in elisoccorso al Policlinico di Messina, l’uomo è fuori pericolo.

PATTI – 40enne straniero si è lanciato nel vuoto dal Ponte della Provvidenza. Trasferito in elisoccorso al Policlinico di Messina, l’uomo è fuori pericolo.
Agosto 29
17:43 2021

Intorno alle 13,30 di oggi un uomo straniero, di 40 anni, si è lanciato nel vuoto dal Ponte della Provvidenza.

Alcuni passanti hanno dato l’allarme e, soccorso dal 118, è stato trasportato all’ospedale di Patti da dove, in elisoccorso, vista la gravità delle ferite riportate, è stato trasferito in elisoccorso a Messina.

Non sono note le motivazioni che hanno spinto l’uomo all’insano gesto. Lo stesso aveva dimorato a Patti nei mesi scorsi ed era da molti conosciuto perché spesso sostava, con un cane, davanti alla chiesa del Sacro Cuore di Gesù, dove era “entrato” nel cuore di tutti che, sovente, lo aiutavano, in primis i sacerdoti che ivi svolgono il proprio ministero.

Poi era andato via ed era stato prima ad Isola delle Femmine, dove gli era stato tolto dai carabinieri il cane, e, quindi, a Milazzo. Era ritornato a Patti da alcuni giorni. Proprio la separazione da quello che era il suo “compagno di vita”, appunto il cane, potrebbe averlo spinto all’insano gesto. Sul posto si sono recati i Carabinieri della Compagnia di Patti per i rilievi del caso.

A margine della triste notizia, vorremmo segnalare la becera abitudine di chi trova piacevole propagandare le disgrazie altrui. Nei minuti immediatamente seguenti l’accaduto, c’è stato chi, infatti, ha “fatto girare” la foto del malcapitato riverso su se stesso e in una pozza di sangue.

Cosa si trovi di così piacevole non si capisce e non c’è una benché minima, plausibile giustificazione. E’ solo un ulteriore segno di come tutto debba essere trasformato in spettacolo da offrire al pubblico, anche quando di mezzo c’è la vita di una persona o l’immagine rappresenti qualcosa per certi versi raccapricciante.

Anche e soprattutto questo è mancanza di rispetto verso la dignità della persona, anche questo è segno di come si siano persi di vista i valori fondanti della vita. Cosa si guadagna a compiere un gesto simile ? Cosa c’è di così piacevole a fotografare una scena – con al centro una persona – simile ? Domande che possono sembrare superflue in un contesto in cui tutto sembra lecito, in cui il dramma di qualcuno diventa vessillo di dileggio e di giudizio. Allora è proprio vero: bisogna ripartire da zero, per provare a recuperare anche un solo briciolo di quell’umanità che sembra essere diventata un optional.

Nicola Arrigo

 
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Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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