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PATTI – 30° anniversario strage di Capaci. Alunni della “Filippo Zuccarello” donano pianta di ulivo al Parco Archeologico di Tindari.

PATTI – 30° anniversario strage di Capaci. Alunni della “Filippo Zuccarello” donano pianta di ulivo al Parco Archeologico di Tindari.
Maggio 23
20:02 2022

Compito della scuola è quello di “aprire” la mente e il cuore delle giovani generazioni, a cominciare dai più piccoli. Proprio in tale ottica, in  occasione del trentesimo anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti della scorta, Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro, gli alunni e le alunne delle classi seconde della Scuola Primaria “Filippo Zuccarello” di Marina di Patti, che fa parte dell’Istituto Comprensivo “Luigi Pirandello”, diretto dalla professoressa Clotilde Graziano,  hanno  donato una pianta di ulivo al Parco Archeologico di Tindari a futura memoria di quegli uomini e di quelle donne che hanno sacrificato la loro vita nella lotta alla mafia.

L’evento è stato il culmine di un percorso scolastico imperniato  sull’importanza del rispetto quotidiano delle regole e degli altri e sulla condivisione di valori ispirati dal coraggio e dall’esempio di grandi uomini.

I piccoli cittadini, accompagnati dalle loro insegnanti, si sono recati, col loro carico di entusiasmo, al sito archeologico dove sono stati accolti con grande disponibilità e gentilezza dal personale addetto.

Nella consapevolezza che non sia sufficiente ricordare ma  sia necessario anche agire, i bambini, con grande emozione, hanno piantato l’albero simbolo di pace e di rinascita.

Un  gesto concreto di una scuola intesa davvero comunità educante, seguendo l’insegnamento  di Falcone, per il quale “contano le azioni non le parole”.

Un modo semplice per non dimenticare e per trasmettere un messaggio di legalità anche a  tutti coloro che visiteranno un luogo così suggestivo .“Immaginiamo – sottolineano, giustificatamente soddisfatte del percorso fatto con i bambini, le insegnanti – che in futuro i nostri alunni, ormai adulti,  potranno tornare sotto “l’albero di Giovanni Falcone” con i propri figli e tramandare  l’esempio e il coraggio di un grande magistrato e uomo dello Stato”.

Il nostro auspicio  – concludono – è che le idee di Giovanni Falcone possano davvero continuare a muoversi sulle gambe delle nuove generazioni e che dal seme simbolicamente piantato nascano  buoni frutti”.

Un grande apprezzamento all’iniziativa arriva dalla dirigente Graziano: “Il compito formativo della scuola non può essere abdicato e comincia fin da piccoli, aiutando gli alunni a scoprire la bellezza di una vita basata sul rispetto della legge, sull’onestà, sul bene comune, sulla capacità di arrivare fino al dono di sé pur di non rinunciare alle proprie idee. L’albero piantato è un piccolo segno che esprime chiaramente il desiderio di promuovere sempre la vita e di difenderla, fedeli ai propri principi. Grazie alle insegnanti per la loro attività e grazie agli alunni, nella certezza che, indubbiamente, “resterà” loro qualcosa di quanto fatto che servirà per la vita”.

Nicola Arrigo

 
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