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PATTI – Gli alunni del “Borghese-Faranda” in competizione con altre 120 scuole in Italia a Scuola di Open Coesione

PATTI – Gli alunni del “Borghese-Faranda” in competizione con altre 120 scuole in Italia a Scuola di Open Coesione
Dicembre 19
13:01 2015

E’ stato avviato nei giorni scorsi presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Borghese-Faranda” di Patti il progetto “A Scuola di Open Coesione (ASOC) 2015/16” cui la scuola pattese è stata ammessa dopo una selezione che vedrà competere tra di loro 120 scuole sparse su tutto il territorio nazionale. Solo due le scuole selezionate in provincia di Messina; oltre all’IIS Borghese-Faranda, l’altra scuola ammessa al progetto è l’Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Leonardo da Vinci” di Milazzo.

Il progetto, che si concluderà a Maggio del prossimo anno, costituisce un vero e proprio laboratorio di educazione alla cittadinanza durante il quale saranno trasmesse agli studenti competenze digitali e di data journalism. “A Scuola di Open Coesione” è un progetto promosso e organizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche di Coesione, e dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Le classi che partecipano al progetto sono la IV^ A e la IV^ B CAT (Costruzioni Ambiente Territorio) dell’Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Ferdinando Borghese” guidate da due docenti della scuola, il prof. Giuseppe Orlando e la prof.ssa Grazia Gugliotta, che si avvarranno del supporto del centro Europe Direct di Palermo, nella persona di Domenico Caeti, dell’associazione Mobilita Palermo, nella persona di Giulio Di Chiara, e di OpenPatti, nella persona di Nino Galante.  Il progetto, che vede il coinvolgimento dei docenti e dei supporti esterni a titolo di volontariato, completamente gratuito, riserverà alla scuola vincitrice un viaggio premio a Bruxelles con visita alle sedi istituzionali europee.

I ragazzi partecipanti al progetto dovranno indagare su un’opera del territorio, finanziata con i fondi di coesione, partendo dal portale governativo OpenCoesione, dove attingeranno agli open data disponibili sul sito per poi estendere la ricerca ad altre fonti d’informazione, comprese quelle giornalistiche ed istituzionali, e dopo aver lavorato ad una vera e propria ricerca giornalistica, basata sui dati e sulle informazioni acquisiti, produrre infine un report che racconti come sono stati impiegati i fondi messi a disposizione per la costruzione dell’opera, insieme ad un’analisi di contesto su impatto e ricadute prodotti sul territorio.

L’opera scelta dai ragazzi della scuola pattese è il viadotto costruito ed ultimato alla fine del 2011 sul fiume Timeto (come parte della progettata strada di collegamento a scorrimento veloce tra i due poli turistici di Patti e Taormina, i cui lavori sono stati avviati e mai completati), costato circa 3,5 milioni di euro e ricadente in un’area caratterizzata dalla presenza di insediamenti artigianali e industriali accanto ad attività di tipo agricolo e ricettivo, all’interno di una più vasta area di indubbio pregio e valore naturalistico e culturale (data anche la presenza di numerosi ritrovamenti archeologici oggetto di recenti studi) qual è il bacino del torrente Timeto. Gli studenti proveranno ad indagare su quest’opera e sul territorio che dovrebbe attraversare, cercando di metterne in evidenza caratteristiche, peculiarità, utilizzo. Lo svolgimento della ricerca, che gli studenti hanno denominato “Timeto’s Dream”, potrà essere seguito grazie agli hashtag #ASOC1516 e #timetosdream sui canali internet appositamente attivati su Twitter, Facebook e sul sito di ASOC.

 

 

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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