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PATTI – 10 operatori ecologici dopo più di dieci anni si son visti riconosciuti i loro diritti

PATTI – 10 operatori ecologici dopo più di dieci anni si son visti riconosciuti i loro diritti
Dicembre 05
11:01 2016

Dopo più di dieci anni e dopo due gradi di giudizio dieci operatori ecologici, nella qualità di ex dipendenti del comune, prima di essere trasferiti all’Ato 2 Messina, si son visti riconosciuti i loro diritti, consistenti nella mancata retribuzione di compensi per cui, entro aprile del prossimo anno, potranno incassare le somme reclamate e mai ottenute.

Si tratta di Michele Bonen, Giuseppe Merlo, Leone Ballato, Angelo Canduci, Carmelo Natoli, Giacomo Bertino, Antonino Chiofalo, Tindaro Maiorca, Tindaro Gullo e Carmelo Scaffidi.

I predetti, come ricordato prima, nella qualità, appunto, di ex dipendenti del comune, nel luglio 2007 hanno promosso ricorso davanti alla Sezione Lavoro del Tribunale di Patti per ottenere la retribuzione del lavoro svolto dall’1 al 13 marzo 2006 e per il lavoro straordinario effettuato nelle annualità 2004 e 2005 nonché l’indennità sostitutiva delle ferie non godute, oltre il risarcimento dei danni patiti in conseguenza di ciò.

Il sindaco dell’epoca, avverso il ricorso degli ex dipendenti, era stato autorizzato a costituirsi in giudizio per far valere le ragioni dell’Ente.

Il giudice della sezione lavoro di Patti, rigettando il ricordo dei lavoratori, si pronunziava a favore del comune. Alla sentenza del giudice, però, seguiva il ricorso in appello degli ex dipendenti.

La Corte di Appello, riformando la sentenza di primo grado, ha condannato il comune di Patti al pagamento dei compensi per le ore di straordinario nonché al risarcimento dei danni per la mancata fruizione delle ferie, oltre interessi e rivalutazione della maturazione al soddisfo e al pagamento delle spese processuali.

Per evitare ulteriori spese per l’Ente, il comune ha rinunciato di proporre ricorso per Cassazione avverso la sentenza di appello per cui le somme da pagare sono finite nel settore dei debiti fuori bilancio del comune.

L’ultimo atto si è concluso in questi giorni il consiglio comunale ha approvato la delibera con la quale si è deciso di pagare la somma dovuta che, complessivamente, ammonta a 68.632,72 euro, spese legali e accessori compresi di cui 12.387,93 euro a favore del legale distrattario.

Il consiglio comunale, inoltre, ha deliberato di applicare sull’importo le ritenute previdenziali e assistenziali a carico dei dipendenti così come previsto dalla normativa vigente, quantificate in 6.122,72 euro.

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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