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“Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”. Le parole dell’angelo ai pastori, nella radiosa notte di Betlemme, tratte dal vangelo di San Luca, potrebbero sembrare oggi estremamente lontane dalla realtà. Come gioire se la pandemia non ci…lascia e, anzi, riprende forza in tutta la sua gravità ? Come gioire fra tante preoccupazioni, paure e incertezze ? Come gioire se tante famiglie sono in grossa difficoltà ? E la lista dei “come” potrebbe  allungarsi. Ma è proprio in questo contesto nebuloso che Gesù nasce ancora una volta e ci apre alla speranza. Gesù nasce nelle nostre domande, nelle nostre ansie, nei nostri “perché”; Gesù nasce nei nostri dubbi, nelle nostre difficoltà quotidiane, nelle situazioni complicate che sembrano irrisolvibili; Gesù nasce in un contesto che rischia di sfociare nella disperazione, nel “non senso”, in un tunnel buio da cui sembra impossibile uscire per rivedere la luce. Ma proprio Lui è la luce e chiede a ciascuno di noi, pur se umanamente titubanti, di fidarci, di affidarci, di sperimentare, ancora una volta, la tenerezza di un Dio che non sceglie mezzi fantascientifici per rivelarsi, ma la fragilità umana. Non ha certo la bacchetta magica per risolvere d’incanto i problemi, ma ci aiuta ad affrontarli, proprio come ha fatto Lui, che ha accetto di “abbassarsi” perché l’uomo potesse “innalzarsi”.

Avrà, allora, ancora un senso scambiarsi gli auguri, perché tutti abbiamo bisogno di serenità, pace interiore, relazionalità che arricchisca e costruisca, di ponti che ci ricongiungano dopo che la pandemia ci ha distanziati e, purtroppo, continua a distanziarci.

Abbiamo tutti bisogno di un Dio che ci sta accanto, abbiamo bisogno di sentire riecheggiare, oggi più che mai, le parole dell’angelo ai pastori: “Non temete”. Abbiamo bisogno di una solidarietà fatta non solo di condivisione di beni materiali, ma di amicizia, reciprocità, dono di sé. Abbiamo bisogno di riscoprire che, pur fra mille difficoltà, vale la pena “andare avanti”, credere in un futuro migliore. 

E’ proprio questo l’augurio che vogliamo rivolgervi: non arrendiamoci, non molliamo, non disperiamoci. Diamo fondo a tutto il bene che c’è dentro di noi, non solo a Natale, ma sempre. Nella speranza che la luce che promana dalla grotta di Betlemme ci renda davvero migliori !

Auguri.

Per la redazione di Patti24 Nicola Arrigo