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MXGP – Per il pilota pattese Tony Cairoli in Bulgaria è stata scritta con ogni probabilità la parola “fine” sulla corsa al titolo iridato

MXGP – Per il pilota pattese Tony Cairoli in Bulgaria è stata scritta con ogni probabilità la parola “fine” sulla corsa al titolo iridato
Agosto 26
20:29 2018

A Sevlievo, in Bulgaria, dove si correva il 17° gran premio del mondiale di motocross Mxgp, è stata scritta con ogni probabilità la parola “fine” sulla corsa al titolo iridato.

Menomato dopo la caduta di sette giorni prima in Svizzera, il pilota pattese Tony Cairoli ha dovuto ancora una volta arrendersi allo strapotere del compagno alla Ktm Jeffrey Herlings che ha vinto l’ennesima gara stagionale (per lui 14 successi su 16, visto che ha dovuto saltare per infortunio la prova di Ottobiano, in Lombardia), centrando la 15 dopietta consecutiva (11 le vittorie di manche di fila, 27 quelle complessive), portando a 73 i punti di margine sull’alfiere del Team De Carli (783 a 710). Come dire che il mondiale è quasi definitivamente indirizzato, con tre gare da disputare, verso il pilota orange.

Anche in terra bulgara, del resto, Herlings ha praticamente fatto gara a sé. Nella prima manche è scattato subito in testa, mentre Cairoli è rimasto imbottigliato a metà plotone ed è stato ulteriormente ritardato dalla caduta di Anstie, che l’ha costretto a fermarsi prima di poter ripartire. Ha provato a recuperare qualche posizione ma non è andato oltre l’ottava piazza, non riuscendo, malgrado vari tentativi, a superare nemmeno Lieber. Questo mentre Helings chiudeva trionfalmente davanti a Gajser e a Desalle.

Nella seconda manche, il “furetto” di Patti, sempre in condizioni fisiche precarie, ha dato maggiore battaglia, provando a rendere più complicata la vita ad Herlings. Cairoli ha centrato l’holeshot ma, come spesso accaduto in stagione, ha dovuto quasi subito dare via libera ad Herlings che, more solito, preso il comando, non lo ha più mollato.

Ogni qualvolta Cairoli sembrava in grado di avvicinarsi, l’olandese accelerava decisamente ed il gap aumentava repentinamente. A tal punto che poco dopo metà gara Cairoli ha, di fatto, mollato, rallentando il ritmo, per cui, alzandosi i suoi tiri sul giro, si dilatava il distacco, per cui Herlings andava a vincere l’ennesima manche e l’ennesimo gran premio di una stagione a dir poco trionfale.

A Cairoli resta l’orgoglio di non aver mollato e di avere dato tutto, nonostante la menomazione fisica. Ma ci sarebbe voluto ben altro per provare a tenere aperta la lotta iridata che, come detto, resta aperta solo per la matematica perché, “numeri” alla mano, è pura utopia pensare che Herlings possa “buttare” via il titolo.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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