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MXGP – GP di Lombardia. Il pattese Tony Cairoli prende l’occasione al volo vincendo ad Ottobiano. La corsa al mondiale è riaperta

MXGP – GP di Lombardia. Il pattese Tony Cairoli prende l’occasione al volo vincendo ad Ottobiano. La corsa al mondiale è riaperta
Giugno 17
20:20 2018

Era una ghiotta occasione da non perdere e Tony Cairoli l’ha presa al volo. Vincendo ad Ottobiano, in provincia di Pavia, l’11° gran premio stagionale del Mondiale di motocross Mxgp e approfittando dell’assenza del leader, finora incontrastato, Jeffrey Herlings che, in settimana, si è rotta la clavicola in allenamento, il “furetto” della Ktm ha ridotto ,in un colpo solo, a 12 i punti di svantaggio e riaperto la lotta all’iride.

Troppo forte il desiderio di Tony di sfruttare al massimo l’occasione per lasciarsi sfuggire la vittoria, tanto che in entrambe le manche ha dominato la scena. In “gara 1”, Cairoli ha centrato subito l’holeshot ed ha fatto immediatamente il vuoto, staccando perentoriamente Febvre e Desalle. E’ stato un autentico “volo”, contrassegnato da una guida sicura, senza sbavature, che l’ha portato ad incrementare gradatamente il margine. A metà gara, col giro veloce in 1’40”411, l’alfiere del Team De Carli “portava” a 12 secondi il vantaggio su Desalle e, sebbene di tanto in tanto rallentasse il ritmo e badasse più a controllare che a spingere, non dava spazio agli avversari, continuando a dominare in tutta tranquillità e passando da dominatore sotto la bandiera a scacchi.

Stessa scena al via della seconda manche: holeshot e subito ritmo forsennato per tenere dietro Strijbos, Gajser e Desalle. Tonino, però, dopo cinque minuti di gara, rivedeva improvvisamente i fantasmi perché era rallentato da una caduta che lo faceva scendere in quarta posizione. C’era, però, tutto il tempo per riprendere ritmo e recuperare, obiettivo che centrava praticamente subito, perché tornava a “martellare” e ad andare a tutta manetta. Prima superava Gajser con un sorpasso da manuale e poi non dava scampo a Desalle; tra il “messinese express” e la prima piazza rimaneva Strijbos, ma era questione di poco, perché Tonino se lo lasciava alle spalle. Da quel momento la manche non aveva più storia perché il pilota pattese prendeva decisamente il largo e poteva così festeggiare una splendida doppietta, davanti a tanti tifosi osannanti, e riaprire, soprattutto, la corsa al mondiale.

Si dirà che ha avuto dalla sua la fortuna per l’assenza forzata di Herlings, ma è altrettanto vero che ha saputo affrontare da par suo la tensione di vincere a tutti i costi, per ridare senso ad un’annata che sembrava compromessa e che, invece, adesso potrebbe acquistare tutto un altro senso.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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