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MILAZZO – 29enne di Librizzi in manette per violenza sessuale

MILAZZO – 29enne di Librizzi in manette per violenza sessuale
Giugno 20
18:55 2015

I Carabinieri della stazione di Milazzo, agli ordini del maresciallo aiutante Tommaso La Rosa, hanno tratto in arresto un operaio 29enne di Librizzi, accusato di gravi reati di violenza sessuale e lesioni ai danni di una donna di 28 anni di Milazzo. Dopo aver raccolto la denuncia della vittima, i militari, al termine di una serrata attività di indagine, hanno ricostruito nel dettaglio la dinamiche dell’aggressione e della violenza.

Questi i fatti: intorno alle 22.30 del 25 maggio scorso, il librizzese si è introdotto nell’androne di un condominio in pieno centro a Milazzo dopo essersi nascosto ha teso un “agguato” alla 28enne. Dopo averla Afferrata da dietro, l’avrebbe bloccata contro un muro iniziando a palpeggiarla ripetutamente contro la volontà della vittima. Nonostante la donna urlasse e si dimenasse in modo forsennato, l’uomo sarebbe riuscito ad immobilizzarla provocandole diverse contusioni ed ecchimosi.

In uno slancio di disperazione la vittima sarebbe riuscita a divincolarsi con un calcio, dandosi alla fuga. L’uomo sarebbe dunque uscito con disinvoltura dal palazzo allontanandosi dal luogo come se niente fosse.

Ad incastrare l’aggressore sarebbe stato il telefonino della vittima. Poco prima dell’aggressione la ragazza stava infatti parlando al cellulare con una coetanea, anch’ella di Milazzo, e la linea sarebbe rimasta attiva anche durante il tentativo di violenza. Dall’altra parte della cornetta l’amica della 28enne
si è ritrovata dunque ad essere testimone inconsapevole della violenza, giocando un ruolo determinante per risalire al colpevole. La donna in ascolto al telefono avrebbe infatti partecipato con ansia ai concitati momenti dell’aggressione, dichiarando di aver sentito urlare “fermo, lasciami”. In particolare, avrebbe anche seguito in diretta i momenti della fuga, nel corso della quale, dimostrando freddezza e nervi d’acciaio, la giovane vittima si è girata, ha visto che il suo aggressore salire su una Fiat Punto bianca e avrebbe dettato ad alta voce il numero di targa, affinché l’amica al telefono potesse annotarlo.

I Carabinieri nel corso delle indagini, oltre a raccogliere minuziosamente tutte le preziose testimonianze hanno acquisito anche dei filmati di video sorveglianza nei quali si vedono chiaramente i concitati momenti della fuga. A seguito dell’aggressione, oltre allo shock, la vittima ha riportato solo leggere contusioni.

Redazione da Comunicato

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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