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MESSINA – Pensioni di invalidità. False perizie e certificazioni mediche per truffare l’Inps, arrestati avvocati, medici, periti e collaboratori di diversi patronati

MESSINA – Pensioni di invalidità. False perizie e certificazioni mediche per truffare l’Inps, arrestati avvocati, medici, periti e collaboratori di diversi patronati
Dicembre 05
09:13 2017

I Carabinieri del Comando provinciale di Messina, dalle prime luci dell’alba di oggi, stanno eseguendo in questa provincia ed in quella di Catania, un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Patti (Me) su richiesta di quella Procura della Repubblica, nei confronti di 33 soggetti (fra cui avvocati, medici, periti e collaboratori di diversi patronati) ritenuti responsabili – a vario titolo – di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, truffa ai danni dell’Inps., falsa perizia, falso in atto pubblico e altro, e la contestuale notifica di ulteriori 69 avvisi di garanzia ad altrettanti indagati.

I militari hanno scoperto un sistema ben collaudato per fare ottenere attestati di invalidità. Al vertice di questo sistema una coppia, lei avvocato, Anna Ricciardi, di Brolo, e lui medico, Francesco Piscitello. Con loro coinvolti altri avvocati, medici specialisti e liberi professionisti, funzionari dell’Inps, collaboratori di patronati e persino dipendenti del tribunale di Patti. Per un danno patrimoniale all’Istituto di previdenza di un milione di euro, che era parte dei dividendi, come percentuale delle indennità non dovute che riuscivano a far ottenere ai loro “clienti”. Professionisti della truffa in  tutto il comprensorio dei Nebrodi gravitante tra Patti e Sant’Agata di Militello.

Ai domiciliari, oltre la coppia di Brolo che arebbe creato un vero e proprio studio medico-legale finalizzato a truffare l’Inps, anche Teresa Notaro, avvocato di Sant’Agata di Militello, Vincenzo Princiotta e Ilenia De Luca, gestori di uno studio di consulenza fiscale, Maria Di Gaetano e Rosaria Lo Presti, gestori di un patronato.

Obbligo di dimora per Antonino Pino, collaboratore di studio della Ricciardi. Per Genoveffa Scaffidi Chiarello, Giusi Mincica e Genoveffa Cadili, gestori di patronati. Daniela Calabrese e Francesco Di Giorno, di Messina, che servivano a procacciare i clienti. Infine, Giuseppe Armeli, Sebastiano Conti Nibali, Stefano Marra e Nuccio Mangano.

Interdizione della professione per i medici coinvolti, dagli otto mesi a un anno: Giovanbattista Bruni e Rosario Germanà, cardiologi, Antonino Furnari ortopedico dell’ospedale di Sant’Agata di Militello e Pippo Spatola ortopedico di Patti. Otto i medici a firmare consulenze tecniche fasulle: Iole Donzì, Maria Giovanna Barbitta, Giuseppe Di Santo, Marianna Faraci, Bruno Fazio, Giuseppe Fulco, David Fazio, Rosario Di Stefano e Giorgio Giannitto.

Interdizione per Antonino Ventura direttore dell’Inps di Barcellona Pozzo di Gotto  e per la funzionaria dell’Inps di Patti, Margherita Salpietro.

Coinvolti nella truffa anche tre cancellieri e un assistente giudiziario del tribunale di Patti sui loro conti, la guardia di finanza di Patti ha operato un sequestro preventivo per equivalente di oltre 300 mila euro.

Redazione da comunicato stampa

In attesa di aggiornamento

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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