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MESSINA – Operazione “Ottavo Cerchio”. 11 arresti per corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e fittizia intestazione di beni

MESSINA – Operazione “Ottavo Cerchio”. 11 arresti per corruzione, rivelazione di segreto d’ufficio e fittizia intestazione di beni
Marzo 03
08:31 2020

Già dalle prime luci dell’alba, decine di operatori della Polizia di Stato di Messina sono impegnati in un’operazione che ha portato all’arresto di 11 persone, ritenute a vario titolo responsabili di fattispecie delinquenziali poste in essere nel campo della corruzione, della rivelazione di segreto d’ufficio e della fittizia intestazione di beni.

L’azione investigativa aveva inizio la notte di Capodanno del 2019, allorquando la saracinesca di un esercizio commerciale, una tabaccheria sita in zona Camaro, veniva attinta da alcuni colpi di arma da fuoco. Tale episodio, prima facie, pareva integrare gli estremi di un preciso segnale intimidatorio rivolto ai titolari dell’esercizio per un possibile intento estorsivo.

La Squadra Mobile avviava, pertanto, una mirata azione investigativa che, al netto delle evidenze afferenti all’episodio del danneggiamento alla Tabaccheria, consentiva – fin da subito – di portare alla luce l’esistenza di un sistema di corruzione che coinvolgeva, a vario titolo, soggetti operanti sia nel settore pubblico che in quello privato.

Quattordici, in totale, i soggetti indagati, undici dei quali raggiunti da misure cautelari. È altresì in corso di esecuzione il sequestro preventivo del complesso di beni e utilità economiche di una società commerciale.
Tra gli arrestati, imprenditori e funzionari pubblici messinesi e trapanesi.
Un imprenditore avrebbe stipulato un accordo con un funzionario del Genio Civile: per ogni appalto vinto avrebbe pagato duemila euro. Tra i destinatari dell’ordinanza ci sono un funzionario del Genio Civile di Messina e un dirigente del Genio Civile di Trapani.
Alcune intercettazioni di conversazioni degli indagati avrebbero portato alla luce delle tangenti: in un caso sarebbe stato offerto al dirigente del Genio Civile un soggiorno in albergo e altri privilegi.
Tra gli arrestati ci sarebbe anche un autista giudiziario in servizio al Tribunale di Messina: l’uomo, ai domiciliari, sarebbe accusato di rivelazione di segreti d’ufficio. In cambio di favori a una persona a lui vicina avrebbe dato a uno degli indagati informazioni su indagini in corso e sui movimenti di un magistrato.

I dettagli dell’azione di polizia giudiziaria saranno forniti nel corso di una conferenza stampa – cui parteciperà il Procuratore Aggiunto Dr.ssa Rosa Raffa – che si terrà nei locali della Questura di Messina per le ore 11 di oggi 3 marzo 2020.

Redazione da comunicato stampa

 
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