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Ieri sera, verso le ore 21:00, il vice comandante della stazione della caserma dei Carabinieri di Gazzi, Maresciallo Carmelo Romeo, mentre era in corso la riunione di giunta comunale presso il centro operativo di protezione civile di Messina, ha consegnato una poesia al sindaco Cateno De Luca con preghiera di firmarne una copia che doveva restituire all’autrice.

Il sindaco De Luca dopo averla letta ed aver trattenuto a stento le lacrime ha chiesto informazioni sull’autrice della poesia.

Una bambina di dieci anni che ha perso il papà un anno fa e che deve subire un difficile intervento tra qualche giorno e che segue sempre tutte le attività del primo cittadino nutrendo una profonda ammirazione nei suoi confronti.

Il sindaco De Luca interrompendo i lavori di giunta comunale, scortato dai carabinieri, si è precipitato a casa della bambina, portandogli delle uova pasquali e promettendogli di andare a cena per festeggiare il dopo Coronavirus e la sua totale guarigione.

Di seguito il testo integrale della poesia

Poesia Coronavirus

Coronavirus ti chiami? ti distruggeremo perché noi siamo Italiani.

Spero che l’Italia rimanga sempre unita, anche se purtroppo qualcuno perde la vita.

Aspetta aspetta ho sentito al telegiornale che le persone non stanno più male.

Questo è un segno che noi stiamo vincendo e tu invece scomparendo.

L’Italia fa sentire la sua voce da balconi
perché noi siamo dei campioni.

Sono una bambina di soli 10 anni e spero che il nostro Sindaco De Luca difenderà Messina per tanti anni perché lui è un grande e ci difende in tutte le circostanze.

Mi mancano tanto i nonni, gli zii e i cuginetti ma quando li rivedrò li abbraccerò ancora più stretti.

E mio papà che ci guarda da lassù
sarà felice ancor di più.

È il mio ultimo messaggio che sia profondo
Andrà tutto bene per l’intero mondo

Redazione

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