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MESSINA – “Decadenza preoccupante nelle Poste!” La Cisl ha indetto uno sciopero dal 24 gennaio al 20 febbraio

MESSINA – “Decadenza preoccupante nelle Poste!” La Cisl ha indetto uno sciopero dal 24 gennaio al 20 febbraio
Gennaio 22
17:13 2015

Un’adesione compatta, per salvare l’azienda e i lavoratori da una decadenza preoccupante. Il Slp, Sindacato Lavoratori Postali della Cisl, lancia l’appello ai dipendenti di Poste Italiane in Sicilia e avvia lo sciopero di tutte le prestazioni eccedenti l’orario d’obbligo e/o aggiuntive del personale dal 24 gennaio al 20 febbraio.

“Assistiamo a tantissima teoria, a cascate di slides, a una montagna di dispositivi e false riorganizzazioni che trovano applicazioni solo sulla carta – spiega Gisella Schillaci, segretaria provinciale di SLP Cisl Messina – nella pratica, però, ci mancano gli strumenti più essenziali con uno scarico di abnormi responsabilità sui lavoratori, sempre di più destinatari procedimenti disciplinari che mortificano e preoccupano. Il vero obiettivo non è più quello di guardare al futuro e allo sviluppo, ma di obbligare il dipendente ad usufruire di tutte le ferie e, ai più anziani, di lasciare il lavoro tramite incentivo. Nel 2014 sono stati ben 450 ad accettare”.

Accuse pesanti ma anche la consapevolezza che il tempo sta scadendo e il rischio è quello di non poter più recuperare. “Navighiamo a vista e senza mete prefissate – continua – I Servizi Postali sono ormai abbandonati alla deriva mentre negli Uffici Postali non si guarda più alle esigenze della clientela, diventata quasi un ingombrante peso a fronte di postazioni di sportello sempre meno presidiate. Il lavoratore postale non è più l’elemento trainante e protagonista dei processi e in queste condizioni la qualità, la professionalità, l’affidabilità dei servizi e dei prodotti approdano altrove”.

La Cisl chiede una netta e radicale inversione con l’attuazione delle regole e l’applicazione delle norme contrattuali per ripristinare un clima sereno nei posti di lavoro. Per il sindacato è necessario rimuovere la burocrazia interna, “responsabile degli scarica-barile sulle diverse funzioni” e recuperare le normali condizioni operative e organizzative nei Servizi Postali.

“Bisogna adeguare le risorse di front end negli Uffici Postali – aggiunge Gisella Schillaci – attraverso la trasformazione a tempo indeterminato dei contratti part time e il potenziamento attraverso nuove assunzioni della rete di recapito della corrispondenza, garantire sicurezza e vivibilità degli ambienti di lavoro e l’efficienza dei servizi per una seria e vera cura della clientela”.

Redazione

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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