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MESSINA – Cisl: ”La Città Metropolitana di Messina sembra abbandonata a sè stessa”. Ancora un rinvio delle elezioni del consiglio

MESSINA – Cisl: ”La Città Metropolitana di Messina sembra abbandonata a sè stessa”. Ancora un rinvio delle elezioni del consiglio
Gennaio 19
12:51 2017

Desta preoccupazione il contenuto dell’art. 2 della L. R.27, approvata dall’ARS il 29 dicembre 2016, che prevede la riduzione delle dotazioni organiche del 15% rispetto al personale di ruolo in servizio al 31.12.2015. In tale malaugurata ipotesi si determinerebbe una riduzione dell’organico di circa 70 lavoratori. La norma si pone in evidente contrasto con la precedente che istitutiva dei nuovi enti di area vasta e che demandava ad un apposito osservatorio regionale la definizione delle nuove competenze e delle risorse finanziarie, strumentali e di personale ad assegnare ai nuovi Enti intermedi.

La norma in questione, invece, opera una sforbiciata del personale senza prevedere nessuna clausola di garanzia e nessun percorso di mobilità dei lavoratori, come invece previsto nel resto d’Italia dalla Legge Del Rio.

Con un provvedimento di tale portata si operano invece tagli lineari indiscriminati che, per altro verso, non tengono conto delle azioni di contenimento della spesa del personale che l’ex Provincia Regionale di Messina ha posto in essere per prima tra tutti gli enti della regione Siciliana (si pensi agli oltre 100 prepensionamenti del precedente biennio).
In questo contesto la Città Metropolitana di Messina sembra abbandonata a sè stessa e priva di riferimenti politici, in sede nazionale e regionale, che ne tutelino gli interessi e i servizi da erogare all’intera collettività provinciale.

«Si pensi – ha detto il segretario della Cisl Fp Calogero Emanuele insieme a Giovanni Coledi e alla Rsu Cisl di Palazzo dei Leoni – alle recenti problematiche degli istituti scolastici di 2° grado e alla viabilità provinciale. Mentre la politica sembra essere attenta solo a vicende di tipo elettorale, la ex Provincia di Messina affonda in un Commissariamento che si protrae da quasi 4 anni. Ad oggi si deve riscontrare che non vi è stata alcun intervento di legge che sospendesse il prelievo forzoso, né a livello regionale un intervento finanziario correttivo. Tutto questo mentre il Governo Regionale non riesce a venire fuori dal pantano da egli stesso creato di una riforma frettolosa, inopportuna e mai effettivamente realizzata, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti che testimoniano un fallimento colossale».

A preoccupare la situazione finanziaria dell’Ente che galoppa ormai verso un imminente default se si pensa che ancora oggi non è stato approvato il bilancio consuntivo 2015 e quello preventivo 2016.

«Al Sindaco Metropolitano e al Commissario Straordinario per il Consiglio chiediamo che venga convocato urgentemente un tavolo di confronto che coinvolga la parte sindacale e le forze politiche e sociali, ivi compresa la Conferenza Metropolitana per la determinazione di tutte le azioni che possono essere intraprese a salvaguardia dei servizi essenziali da erogare al territorio. Non siamo disponibili ad accettare decisioni unilaterali sul personale e, pertanto chiediamo un tavolo di concertazione sulle misure di contenimento della spesa del personale che questa Amministrazione intende proporre».
Lunedì prossimo, 23 gennaio, con inizio alle 9.30, nel corso dell’assemblea che la Cisl Funzione Pubblica ha convocato a Palazzo dei Leoni, verrà fatto il punto della situazione e si determineranno le iniziative da intraprendere per mettere in sicurezza e dare serenità ai lavoratori ma soprattutto poter garantire le attività e i servizi che vengono si in favore della collettività di tutta la Provincia di Messina.

 

 

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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