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MESSINA – I Carabinieri ricordano le vittime di Nassiriya

MESSINA – I Carabinieri ricordano le vittime di Nassiriya
Novembre 12
13:36 2017

Il 12 novembre ricorre il quattordicesimo anniversario della strage di Nassiriya, una delle pagine più tristi della storia recente italiana. Il 12 novembre del 2003, nella città a sud dell’Iraq, un camion-bomba esplose dentro il recinto della ‘Maestrale’, una delle basi del contingente italiano MSU a cui era demandato il controllo di quella zona del paese.

La dinamica dell’attentato kamikaze è tristemente nota: intorno alle 10:40 del 12 novembre un’autocisterna si avvicinò alla base attraversando il ponte sull’Eufrate. All’altezza della base girò a sinistra, puntando verso il vecchio edificio della Camera di Commercio. A bordo c’erano due persone: un autista ed un uomo armato che si sporse verso l’esterno e cominciò a sparare contro il posto di guardia all’ingresso della base. Il camion proseguì, sfondando la barra di metallo all’ingresso e si bloccò pochi metri dopo, scontrandosi contro le strutture di protezione che delimitavano il parcheggio della base, esplodendo. Crollò gran parte dell’edificio principale, molti mezzi militari presero fuoco ed andò in fiamme anche il deposito delle munizioni.

Il bilancio fu devastante 28 morti: 12 carabinieri, 5 soldati dell’esercito italiano, due civili italiani e nove civili iracheni. Inoltre, una ventina di italiani, tra militari e civili, rimasero feriti. In coincidenza dell’anniversario della strage, viene celebrata la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace” istituita con legge 12 novembre 2009, n. 162.

Per ricordare i Carabinieri che hanno dato la loro vita nella strage di Nassiriya ed in particolare coloro che provenivano da questa provincia, il Comando Provinciale dei Carabinieri di Messina ha deposto due corone in loro memoria.

Venerdì 10 novembre al mattino, si è svolta la deposizione di un cuscino di fiori presso il cimitero di Giampilieri sulla lapide del M.A.s.U.P.S Alfio Ragazzi, la cui vedova, ha voluto ringraziare tutte le Autorità intervenute ed ha ricordato come l’Arma dei Carabinieri si sia stretta intorno alla sua famiglia.
Nella mattinata di domenica 12 novembre, presso la caserma della Stazione di Ganzirri è stato ricordato con particolare affetto il S. Ten. Giovanni Cavallaro, alla presenza del figlio Diego, del fratello Paolo e dei familiari e amici.

Entrambe le cerimonie militari sono state seguite da una messa commemorativa presso le chiese di San Paolo a Briga Marina e San Nicola a Ganzirri, luoghi di origine dei due caduti.
Un ricordo speciale anche per il Brigadiere Ivan Ghitti, nato e cresciuto a Milano ma originario di San Fratello, anch’egli commemorato nel paese di origine.

Alle cerimonie, tanto semplici quanto significative e toccanti, hanno partecipato gli alunni della scuola “Alfio Ragazzi”, plesso facente parte dell’Istituto Comprensivo “Santa Margherita” e le rappresentanze degli istituti comprensivi ‘Evemero’ e “Ainis” di Messina: una presenza particolarmente significativa, come sottolineato dal Comandante Provinciale Colonnello Iacopo Mannucci Benincasa, il quale – nel rammentare che il 12 novembre rappresenta la “Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali di pace” – ha voluto rendere omaggio a tutte le vittime della strage di Nassiriya, citando i nomi dei diciannove caduti.

La presenza dei bambini, alle deposizioni dei cuscini di fiori ed alle messa in ricordo dei Caduti, è stata particolarmente importante e significativa e la loro sentita partecipazione emotiva è stata la testimonianza dell’apprezzamento verso coloro che, con il servizio quotidiano nel corso delle missioni di pace all’estero, si sono sempre prodigati in favore dei più piccoli.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri ha anche incontrato gli alunni presso la sede dell’istituto “Alfio Ragazzi” di Ponte Schiavo – plesso facente parte dell’Istituto Comprensivo “Santa Margherita” diretto dalla professoressa Laura Tringali – ove gli studenti hanno intonato, tutti insieme, l’Inno nazionale di Mameli ed hanno letto un toccante video-libro sulla vita del loro concittadino caduto per la pace.

 

 

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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