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MESSINA – Storia, tradizione e identità di salda matrice cristiana dell’antico ”Sovrano Ordine di Malta” (di Anastasio Majolino)

MESSINA – Storia, tradizione e identità di salda matrice cristiana dell’antico ”Sovrano Ordine di Malta” (di Anastasio Majolino)
Maggio 29
11:51 2016

Storia, tradizione e identità di salda matrice cristiana dell’antico “Sovrano Ordine di Malta ”: un prezioso retaggio culturale e religioso nazionale, che ci giunge da un passato distante più di 900 anni, e che nel mondo di oggi conserva una coerente continuità viva e attiva. E per di più, da diversi anni, questa Istituzione si è arricchita del fiorire, in Caronia Marina, di una fervida devozione verso la Santità del primo Superiore di quest’Ordine religioso laicale, che ha ispirato il tema della conferenza di apertura del corso di formazione: “il Beato Gerardo Sasso Fondatore dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme”.conferenza_Marullo_003

A parlarne – nell’incontro che ha dato inizio all’Anno di formazione previsto dal regolamento dell’Istituzione – con riferimenti chiari e ben circostanziati, è stato Carlo Marullo di Condojanni, ambasciatore del suddetto Ordine.

Nella Chiesa S. Giovanni di Malta – alla presenza del rettore, mons. Angelo Oteri, del cappellano della Delegazione mons. Nino Caminiti, del delegato, professore Giuseppe Romeo Vagliasindi, e di un attento pubblico – il relatore ha rievocare la luminosa figura di frà Gerardo Sasso (forse un frate benedettino, di cui si fa risalire la presenza a Gerusalemme già dagli anni 70-80 dell’XI secolo), che già in vita aveva fama di santità per aver aiutato con costanza e grande abnegazione i crociati combattenti, fornendo loro, nonostante le gravi difficoltà del momento, il pane che serviva a sostenerli nella fatica della battaglia, e per averne curato i feriti nell’ospedale da lui fondato.

Nel ricordare le opere caritatevoli di questo carismatico personaggio, poi proclamato Beato, Carlo Marullo ha richiamato i momenti salienti, a lui strettamente legati, riguardanti le origini degli “Ospedalieri Giovanniti”, di cui Gerardo, per antica fama, fu Fondatore e primo Maestro; frati Ospedalieri detti anche Gerosolimitani, ed oggi meglio conosciuti come Cavalieri di Malta.
Marullo ha anche ricordato come quella prima Comunità, che operava in Gerusalemme, si giovava di una Casa ospedale – certamente esistente nella metà dell’XI secolo – cui era annessa una chiesetta intitolata a S. Giovanni; Comunità che aveva come missione principale quella di ricevere i pellegrini e curare gli ammalati, oltre che dare aiuto ai poveri e ai bisognosi.

Nel 1113, direttamente inviata a frà Gerardo, giunse la Bolla papale di Pasquale II, con cui veniva riconosciuta l’esistenza dell’Ordine degli Ospedalieri, e consacrata la relativa “Regola”. Marullo, inoltre, ha tenuto a precisare che, non essendoci in quel tempo un vero e proprio procedimento di canonizzazione, il Beato Gerardo, in base a eroicità di vita a e un miracolo a lui attribuito, è stato considerato Santo e inscritto quindi nel nuovo martirologio romano che commemora tutti i Santi, con ricorrenza liturgica fissata il 13 ottobre.

Ora, un evento significativo – di cui riferisce con soddisfazione il relatore – che mette in luce il valore e l’attualità di questa Santità dalle origini così remote, è quanto si verifica in Caronia Marina; dove, dal 2004, è sorta in modo edificante e un pò misterioso, una devozione per il Santo Fondatore che si è andata via via diffondendo, fino a costituire un culto così fortemente sentito dalla gente del luogo, ma anche di altri luoghi più distanti, da far si che, nel 2005, si sia sentito il bisogno di istituire il “Terz’Ordine del Beato Gerardo Sasso”.

A favorire lo sviluppo di questo particolare cammino di fede, certamente, ha contribuito non poco il fervore operoso del parroco del luogo, Antonio Cipriano (autore di un libro dal titolo: “La devozione al Beato Gerardo in Caronia Marina” che descrive accuratamente le varie fasi di questo avvenimento religioso), così come l’interessamento fattivo e l’abilità mediatrice dell’Ambasciatore dell’Ordine, Carlo Marullo.

 

 

 

 

Anastasio Majolino

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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