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MERI’ – Precari: sostegno ed appello alle Istituzioni del Responsabile degli Affari Generali Lorenzo Giunta

MERI’ – Precari: sostegno ed appello alle Istituzioni del Responsabile degli Affari Generali Lorenzo Giunta
Settembre 22
09:23 2016

A pochi giorni dalla presentazione del piano triennale 2016/2018 – cui i Comuni sono chiamati a rispondere – le istituzionali regionali e nazionali non hanno ancora trovato una soluzione che dia certezza ai 16.000 precari degli Enti Locali. Il disegno proposto della Regione che prevede il passaggio alla Resais, contenitore che dovrebbe fare da tramite per un ipotetico riassorbimento dei lavoratori negli enti locali – escludendo, tuttavia, un rapporto diretto con gli stessi enti – non ha avuto alcun consenso. “Indietro non si torna”: questo è, infatti, lo slogan dei precari che chiedono la stabilizzazione negli enti di appartenenza in cui hanno maturato, dopo circa trenta anni, professionalità.

Oggi, secondo le competenze, alcuni dei contrattisti a tempo determinato sono titolari di mansioni, in qualità di istruttori, curando, pertanto, servizi essenziali. Solo due giorni di astensione al lavoro dei precari del Comune di Merì, programmati dall’Anci nelle giornate di lunedì e martedì 12 e 13 settembre 2016, hanno provocato, infatti, grossi disagi all’utenza, visto che sono rimasti paralizzati gli uffici protocollo, ragioneria, tributi, personale, segreteria, centralino, video sorveglianza. I disagi, tuttavia, non sono stati creati solo all’utenza, ma anche ai pochi impiegati di ruolo, abbandonati a se stessi nello svolgimento di parecchi servizi.

Solidarietà giunge dal responsabile dell’area Affari Generali, dott. Lorenzo Giunta, il quale – attraverso una nota indirizzata al Sindaco, dott. Felice Borghese, all’assessore al personale, Antonino Bucca ed al Segretario Comunale, dott.ssa Alessandra Rella – ha esortato le istituzioni locali a trovare una soluzione che possa dare stabilità e continuità sia al personale precario che allo stesso ente che , dopo il 31 dicembre prossimo – si ritroverebbe senza personale qualificato.

Questa la dichiarazione del dott. Lorenzo Giunta:

         Il sottoscritto, nel tempo, ha più volte segnalato all’A.C. che a far data dal  01/01/2017, secondo voci provenienti dal  Governo Regionale, il rapporto di lavoro  del personale  a tempo determinato, in servizio nei Comuni dell’Isola, e quindi anche in questo Comune, potrebbe  non avere più continuità .

          Ultimamente il Governo Regionale in subordine a quello Nazionale, invece di cercare interventi alternativi per la soluzione delle vertenze ha, invece , rincarato la dose,  affermando in vari interventi pubblici che le decisioni prese saranno irrevocabili, per cui alla data del 01/01/2017  tale personale non sarà più in servizio nei vari comuni,  ma forse  andrà a confluire in una graduatoria di una  apposita Agenzia,  il cui utilizzo e risultati sono incerti .

           Tale pericolo se confermato danneggerà sicuramente ventidue padri di famiglia in servizio presso questo Ente.

          Il predetto personale,  fortemente preoccupato per il pericolo della  perdita del posto di lavoro, nelle date del  12 e 13 settembre 2016  ha indetto un’ apposita assemblea,  al fine di rendere partecipe l’ A.C. del loro stato di disagio e  profonda preoccupazione,  e con l’intento che  durante lo svolgersi dell’assemblea  avrebbero stabilito le eventuali iniziative da porre in essere nel prosieguo,  a tutela del loro posto di lavoro .   

         Per quanto sopra , lo scrivente, Responsabile del I Settore ( Affari Generali), esprime la propria solidarietà al personale comunale a tempo determinato per la precaria situazione lavorativa in cui versa al momento, con la speranza che nell’immediato futuro la Regione Sicilia apra a nuove prospettive assunzionali e, invita l’amministrazione comunale  a porre in essere tutte le iniziative presenti nella sua disponibilità, sia politiche che amministrative, per scongiurare tale futuro nefasto .

Anche il sindaco dott. Felice Borghese, dichiara vicinanza ai precari con contratto a tempo determinato, sostenendo che senza il loro apporto l’Ente non sarebbe più in grado di poter dare risposte concrete all’utenza.

 

 

Sara Gaglio

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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