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Ciao, Gioele. Hai avuto il “potere” di farci riscoprire che abbiamo un cuore, tutti, nessuno escluso !

Ciao, Gioele. Hai avuto il “potere” di farci riscoprire che abbiamo un cuore, tutti, nessuno escluso !
Agosto 21
13:44 2020

Caro, tenero Gioele,

tuo malgrado, nelle ultime due settimane, assieme alla tua mamma, sei assurto agli onori della cronaca.

Tu, piccolo, dolce bimbo di 4 anni, hai avuto il “potere” di farci riscoprire che, al di là dei nostri difetti, abbiamo un cuore. Tutti, nessuno escluso !

Ci hai tenuto incollati alla tv, ai social, tutti ti abbiamo….cercato, tutti abbiamo trepidato e pregato, tutti abbiamo sperato, tutti siamo rimasti inebetiti di fronte ad una verità che mai come stavolta abbiamo auspicato, sebbene la ragione “dicesse”, purtroppo, il contrario, non fosse tale. Sei stato, per due settimane, nostro figlio, nostro fratellino, nostro nipotino. Sei diventato il Giole di tutti !

Ora, di fronte all’inspiegabile, angosciati e ancora più smarriti di prima, contempliamo la tua immagine di bambino bello, solare, che avrebbe sicuramente meritato di gustare appieno la vita; è scolpita, negli occhi e nel cuore, la tua immagine di bambino vispo, vivace, che avrebbe meritato di continuare ad essere amato, di poter crescere, di riempire ancora il mondo con i suoi occhioni e il suo sorriso. 

Perdonaci se ora, a tutti i costi, quasi mancandoti di rispetto, ci accaniamo per scoprire “cosa e come è successo”, se diventiamo tutti criminologi, psicologi, psichiatri, procuratori, anatomopatologi.

Perdonaci se facciamo mille supposizioni, mille ipotesi, quasi fossimo noi a dover condurre le indagini, anzi, come se volessimo sostituirci al lavoro altrui. 

Perdonaci perché quando una vita viene spezzata così prematuramente, comunque ciò avvenga, significa che non siamo stati capaci di fare adeguatamente la nostra parte.

Al tempo stesso, aiutaci ad andare oltre questa tristissima vicenda, anche se, umanamente, è legittimamente duro trovare un senso; aiutaci a non abituarci alle “bruttezze” e a riscoprire, pur di fronte ad una tragedia così immane, il valore supremo della vita. Aiutaci a rispettare la sacralità della morte, comunque essa si “presenti”; aiutaci, imparando dalla tua genuinità, ad essere autentici. 

Hai un nome il cui significato è tutto un programma di vita, rassicurante e, al contempo, impegnativo: “Dio è il mio Signore”. Sicuramente, lo è stato nel tuo brevissimo “percorso terreno”, Lo sarà in pienezza adesso.

Un’ultima cosa ho da confidarti. Non ho dimenticato la tua mamma Viviana, che, indubbiamente, ancora più di prima è con te. Stringila forte e abbracciala anche per tutti noi. Ora siete immersi in un abbraccio eterno di luce.

Scusami se non ti lascio ancora in pace. Già che ci sei, da lassù sostieni il tuo papà e tutti i tuoi familiari. Hanno tanto bisogno del tuo aiuto !

Ciao, Gioele; ciao, Viviana. Vi vogliamo bene !

Nicola Arrigo

 
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