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CAPO D’ORLANDO – La Polizia arresta tre persone ritenute responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore di Capo d’Orlando

CAPO D’ORLANDO – La Polizia arresta tre persone ritenute responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore di Capo d’Orlando
Febbraio 20
12:45 2015

Stamane gli agenti del Commissariato P.S. di Capo d’Orlando con la collaborazione dei colleghi della Squadra Mobile di Messina hanno eseguito l’ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal GIP presso il Tribunale di Messina, nei confronti di tre persone ritenute responsabili di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, ai danni di un imprenditore di Capo d’Orlando.

A finire in manette sono:

un sessantaseienne di Capo d’Orlando, con pregiudizi per furto, truffa e reati di falso;
un incensurato messinese di 45 anni;
un cinquantenne originario di Ucria e residente a Messina, con pregiudizi per rapina, associazione di tipo mafioso, omicidio, furto, estorsione e porto abusivo e detenzione armi.

A cavallo dei mesi di Settembre ed Ottobre dello scorso anno i tre arrestati si presentavano presso una ditta di Capo d’Orlando e spacciandosi per emisasri ed appartenenti alla nota famiglia mafiosa catanese dei “Santapaola” minacciavano il titolare di rimborsare un “inesistente debito” che quest’ultimo avrebbe contratto in passato con altro soggetto appartenente alla predetta famiglia catanese.

Nonostante l’impreditore avesse chiaramente detto di non avere debiti con fornitori del centro etneo, i tre individui, con “atteggiamento intimidatorio e provocatorio” rimandavano la riscossione del denaro dovuto ad un successivo incontro, che effettivamente si riproponeva nei giorni a seguire.

L’attività investigativa immediatamente avviata dai poliziotti del Commissariato P.S. di Capo d’Orlando, espletata anche con l’impiego di telecamere, installate negli uffici della ditta, che ne hanno registrato gli incontri, ha permesso in tempi rapidi di accertare la responsabilità dei tre malviventi.

Oggi, gli arrestati si trovano ristretti presso la casa circondariale di Gazzi.

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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