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BROLO – Campionato Nazionale specialità pool 8/15. La finale del turnover biliardistico è stata seguita dagli obiettivi di Rai Sport

BROLO – Campionato Nazionale specialità pool 8/15. La finale del turnover biliardistico è stata seguita dagli obiettivi di Rai Sport
Giugno 27
13:39 2016

campionato_nazionale_biliardo_Consegna_targa_Presidente_del_Consiglio_004Si è concluso domenica 26 giugno il Campionato Nazionale specialità pool 8/15, la cui fase finale svoltasi presso la palestra comunale di Brolo, è stata curata dal “Kapitano” Salvatore Cipriano, responsabile regionale FIBiS. Il pool 8/15 a buche strette è la variante più diffusa nello stivale dell’8 ball americano.

La finale del turnover biliardistico che ha visto trionfare le migliori stecche italiane, è stata seguita dagli obiettivi di Rai Sport e verrà prossimamente trasmessa in differita sul canale 58 del digitale terrestre.campionato_nazionale_biliardo_Consegna_targa_Presidente_del_Consiglio_003

Qualificandosi nei gironi regionali, gli atleti che hanno avuto accesso alle Finali Nazionali, provenienti dal Lazio, dal Triveneto e dal Molise, oltre che dalla Sicilia, sono approdati sull’isola con a seguito supporters e familiari. Ad accoglierli il clima accogliente ma estremamente professionale della palestra comunale in via Quasimodo, un tripudio di tricolori, sullo sfondo di sponsor e le tipiche illuminazioni da billiards room pendenti sugli otto tavoli verdi perfettamente clonati e targati Spampinato. Arbitri e tecnici a garanzia del perfetto andamento degli incontri ad eliminazione diretta.
campionato_nazionale_biliardo_Kapitano_005Ad aggiudicarsi il primo trofeo per la categoria master è stato il ventitreenne romano Antonio Pandolfo, battendo mostri sacri del biliardo tricolore quali i pluricampioni Fabio Belfiore e Luciano Artistico.

La prima categoria è stata dominata dal molisano Alessandro Di Michele; Giuseppe Carpentieri “il Cannibale” di Bellegra, nel Lazio, ha sollevato il trofeo della seconda categoria.
Orgoglio siciliano per il campione italiano Edoardo Mastrantonio, giovanissimo talento pattese classe ’98, che ha magistralmente imposto la sua acerba ma vertiginosa personalità nella terza categoria.

Il carismatico Kapitano, insieme a tutti i suoi ragazzi “In fondo al viale”, coadiuvato da FIBiS e dal fronte messinese rappresentato dalla Sala America di Antonio Caliò, ha messo la firma e la faccia non solo in qualità di giocatore, ma soprattutto come coordinatore e promotore di un ambizioso progetto lavorativo, il cui obiettivo è quello di elevare il biliardo locale, provinciale e regionale al fine di farlo diventare fiore all’occhiello della realtà biliardistica made in Italy. E certamente come punto di partenza, un campionato nazionale trasmesso su rete Rai, non è cosa di poco conto.
Ne è prova l’interesse da parte dell’amministrazione comunale intervenuta nella giornata di chiusura di questo weekend al cardiopalma. L’onore (e l’onere) della spaccata inaugurale, è spettato al sindaco Irene Ricciardello, che con coraggio si è concentrata sul tiro sotto gli occhi divertiti del Kapitano e dei numerosi presenti all’evento, pronti ad applaudire l’atto simbolico tra euforia ed emozione: la manifestazione, acclamata da tutti come vero e proprio successo, organizzata con competenza dal perfezionista Salvatore Cipriano, è stata infatti motivo di grande orgoglio per l’intera comunità brolese, che si è ritrovata protagonista di un evento sportivo seguitissimo di risonanza nazionale. Al termine della premiazione, l’Assessore allo Sport e Turismo Maurizio Caruso e il Presidente del Consiglio Giuseppe Miraglia, in rappresentanza del comune di Brolo, hanno ricevuto una targa commemorativa di ringraziamento per la collaborazione: invitati da un emozionatissimo Kapitano a porgere i saluti di rito, lo hanno applaudito e omaggiato di rimando con una targa destinata a sintetizzare la riconoscenza e la stima “per l’impegno e l’amore verso il suo paese”.

L’affetto, la sinergia, la cooperazione con gli infaticabili “addetti ai lavori”, protagonisti silenziosi dietro le quinte, che da anni sostengono e supportano con lealtà e solidale spirito di sacrificio le iniziative caparbiamente portate avanti con fiero cipiglio da Cipriano, sono stati suggellati da abbracci schietti, e quando le parole non sono più state in grado di fare il loro dovere, ad esse si sono sostituite dense lacrime, incontenibili per chi dopo aver consumato ogni energia, incurante degli enormi sacrifici, della fatica fisica e mentale, realizza per un istante di aver fatto un buon lavoro. Così cede alla stanchezza, rilassa la tensione, si scioglie in un quanto più contenuto ma irrefrenabile entusiasmo. Se non fosse che, a dirla tutta, questa volta il Kapitano non ha fatto solo un buon lavoro. Questa volta, a dirla tutta, il Kapitano ha fatto la storia.

Per gli scatti “clinici”, un grazie all’occhio bionico di Claudio Gullotti.

 

 

 

Elena Favazzo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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