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BORSE, SCARPE E CINTURE CHE GRONDANO SANGUE ED INDICIBILI TORTURE (di Diego Sergio Anzà)

BORSE, SCARPE E CINTURE CHE GRONDANO SANGUE ED INDICIBILI TORTURE (di Diego Sergio Anzà)
Gennaio 20
22:00 2017

Se si vuol capire fino a che punto possa arrivare la mostruosità umana, non ci sono guerre che tengano. Il vero indicatore sta nel modo con cui trattiamo gli altri esseri senzienti, i cosiddetti animali.

Ogni giorno si apprendono “pratiche” in cui l’abiezione raggiunge abissi sconvolgenti, inimmaginabili. E questo manco per preistorici esigenze di sopravvivenza, ma soltanto per vanità, per moda. Tutto questo è insopportabile e deve finire; basta impegnarsi a non comprare più alcuni oggetti griffati completamente inutili e che sono il simbolo di un’atrocità senza fine.

L’organizzazione animalista Peta (Persone per il trattamento etico degli animali), dopo lunghe ed accurate indagini, ha mostrato con dei video (quindi inconfutabili) la terrificante realtà di cui sono vittime decine di migliaia di coccodrilli in Vietnam, dove vengono allevati, torturati e massacrati per la produzione di borse vendute in tutto il mondo.

I coccodrilli vengono scuoiati vivi brutalmente solo per soddisfare i desideri di chi è alla ricerca di accessori considerati di lusso da usare o da indossare come status symbol.
Sulla schiena dei coccodrilli viene praticata, con un rudimentale ferro, un’incisione che permette appunto di scuoiarli vivi. Alcuni coccodrilli si muovono ancora mentre la loro pelle viene rimossa. La morte dei coccodrilli scuoiati può avvenire anche molte ore dopo la tortura. Rimangono sensibili a lungo allo stress e al dolore di questo orrore.

I filmati girati dalla Peta coinvolgono Heng Long, realtà del Vietnam che è stata acquistata per il 51% nel 2011 da LVMH ritenuta, sempre dalla Peta, società madre di famosi marchi della moda, tra cui troviamo Louis Vuitton, Givenchy, Christian Dior, Marc Jacobs e altri.

Secondo le ultime dichiarazioni delle aziende, Louis Vuitton e LVMH non hanno più niente a che fare dal 2014 con gli allevamenti di coccodrilli in Vietnam. Ma che dire delle borse e degli accessori in pelle di coccodrillo prodotti negli anni precedenti? E che dire di chissà quante altre industrie meno conosciute che continuano a servirsi di questi ” laboratori degli orrori”.

BOICOTTAGGIO, BOICOTTAGGIO, BOICOTTAGGIO. QUESTO È L’UNICO MODO PER ALMENO CONTENERE QUESTA NEFANDEZZA.

E non è finita qui. Struzzi, oche e serpenti subiscono pressapoco la stessa sorte. Ai serpenti viene introdotta una grande quantità di acqua fino a quando “scoppiano” ed è così più facile ricavare la pelle per cinture, cinturini di orologio e scarpe.

Io ho visto il filmato sul massacro del coccodrilli, ma non oso proporlo sulla mia pagina.
Sono rimasto così sconvolto come mai era accaduto nella mia vita.

 

 

Diego Sergio Anzà

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.