BARCELLONA P.G. – Interessante manifestazione sui lavoratori artigiani nel nome di San Giuseppe Artigiano.

Nel nome di San Giuseppe Artigiano, anche quest’anno l’A.L.A.P.I.-C.I.L.A (Associazione dei Lavoratori Autonomi e delle Piccole Imprese aderente alla Confederazione Italiana Lavoratori Artigiani), di cui è presidente provinciale Mariano Antonino Genovese, con l’apporto del CE.S.P.E. (Centro Studi Prospettive Economiche), si è fatta promotrice di un’interessante manifestazione, ospitata nel salone parrocchiale della Basilica di San Sebastiano, a Barcellona.
Il primo momento è stato costituito dalla celebrazione della messa. Nella sua omelia, l’arciprete don Tindaro Iannello ha fatto riferimento, principalmente, al periodo che stiamo vivendo, pieno di incognite, di controversie e di confusione ed ha evidenziato “la laboriosità, l’onestà, la socialità, la professionalità dell’artigiano”, identificando in esso la figura di San Giuseppe.
Il sindaco di Barcellona, Roberto Materia ha espresso il suo apprezzamento “per l’iniziativa dall’ALAPI-CILA e del suo presidente Genovese, che consente di dibattere problemi di importanza sociale quale quello della disoccupazione giovanile, di mettere a confronto gli operatori economici e le autorità competenti sulle difficoltà in cui versa il comparto artigiano”.
Materia ha sottolineato “l’importanza che riveste questo settore produttivo che ha sempre rappresentato una valida fonte di occupazione anche nei periodi di crisi”, e, tenuto conto dei molteplici infortuni che si sono verificati di recente, ha rimarcato “la necessità di incrementare maggiori misure per la sicurezza sui luoghi di lavoro”.
E’ seguito il convegno sul tema “L’artigianato, fattore di cultura e occupazione” in cui hanno avuto parte attiva anche le scuole invitate appositamente con l’intento di avvicinare i giovani ad un comparto che rappresenta una potenziale fonte di occupazione per il loro futuro.
L’insegnante Carmela Pirrone, ha sostenuto che “gli sbocchi lavorativi del futuro sono da ricercare proprio in questo settore” ed ha messo in luce alcuni aspetti dell’artigianato digitale che sta rivoluzionando silenziosamente l’economia; ha evidenziato “la stretta relazione fra l’artigiano e il programmatore informatico (digital maker), il quale anche se non risponde alla visione tradizionale che si ha dell’artigiano intento a “sporcarsi le mani” è comunque un artigiano a tutti gli effetti, perché creare software, app, interfacce digitali; è un processo artigianale e non industriale e non può essere standardizzato”.
Il professore Francesco Speciale ha puntualizzato “l’importanza del ruolo dello Stato e della scuola nel tenere conto delle esigenze del mondo del lavoro, dei problemi ambientali e dei contesti verso cui indirizzare i ragazzi affinché esprimano al meglio le proprie potenzialità, in una società in rapida trasformazione, in cui i cambiamenti, a differenza del passato, implicano adeguamenti e trasformazioni sociali non generazionali ma addirittura annuali, dove l’invadenza del mercato, i media, il consumismo, lo sviluppo tecnologico, stravolgono il modo di pensare e generano disagio sociale. In questo clima di confusione la cultura artigiana combinando passato e futuro, tradizione ed innovazione è l’unica che può garantire ed aumentare l’occupazione, potenziando le capacità manuali e artistiche del lavoratore con l’utilizzo delle tecnologie”. Ha poi sottolineato “l’importanza della formazione professionale e dell’alternanza scuola-lavoro in cui gli studenti hanno la possibilità di cimentarsi in esperienze nei più vari ambiti lavorativi”.
Nel corso della manifestazione, è stata ricordata la figura di Mariano Coppolino, con la consegna al nipote Mario Pietro Coppolino di un attestato di benemerenza in memoria dell’opera del nonno sarto insigne e maestro di bottega barcellonese, che è stato uno dei presidenti dell’associazione, scomparso nel luglio del 1964.
L’ ALAPI-CILA ha voluto, inoltre, premiare quattordici artigiani con oltre cinquant’anni di attività, per la professionalità, la dedizione al lavoro e il valore della loro arte: Bambaci Sebastiano, Cannistraci Francesco, Carnamucio Francesco, Chillemi Carmelo Vincenzo, Giambò Filippo, Giunta Antonino Annibale, Giuttari Sergio, Italiano Mariano, Maiorana Natale, Mirabile Filippo, Mostaccio Saverio, Parisi Santo, Pirri Carmelo e Stroscio Agostino.
La manifestazione è stata arricchita da una esposizione di dipinti e manufatti sulla figura di San Giuseppe artigiano realizzati dagli artisti: Caterina Barresi, Maurizio Calabrò, Carmen Curcuruto, Sebastiano Giunta, Francesco Grillo, Giuseppina Leggio, Fatiha Maklouf, Vincenzo Occello, Sebastiana Parisi e Maria Torre ai quali sono stati assegnati degli attestati di partecipazione.
Sono stati assegnati attestati anche alla professoressa Maria Giovanna Recupero per l’Istituto Comprensivo “Ugo Foscolo di Barcellona e al dirigente scolastico Giuseppe Maio per l’Istituto Scolastico Paritario “Luciano Pavarotti” di Terme Vigliatore.
La manifestazione si è conclusa con un sorteggio gratuito di libri e di manufatti artigianali di notevole pregio e un buffet di prodotti tipici locali fra i quali le sfinci, dolce caratteristico di San Giuseppe.
Nicola Arrigo
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