PATTI – Parcheggi selvaggi … tra inciviltà e mancanza di controlli.

Le strade, le piazze e i marciapiedi, comprese le zone di divieto, e comprese le curve, sono diventati sempre più, purtroppo, spazio per auto e moto.
Basterebbe fare un giro per le vie del paese per rendersi conto che Patti, ormai, è diventata, sotto l’aspetto della viabilità, terra di nessuno.
E c’è anche chi ritiene legittimo posteggiare davanti la propria abitazione anche se le condizioni di transitabilità per gli altri automobilisti sono precarie.
Sicuramente ci saranno persone che, leggendo queste osservazioni, diranno “la colpa è di chi dovrebbe controllare”. Indubbiamente si, ma occorre tenere conto che, allo stato, il numero dei vigili urbani è ridotto all’osso e non sembra ci siano soluzioni adeguate in vista per risolvere il serio problema; però, è vero, che chi sia in possesso di una patente di guida ed abbia, nello stesso tempo, il senso di rispetto del vivere civile, dovrebbe sapere che là dove ci sono i divieti, le auto non possono sostare.
Quindi sono gli stessi automobilisti che potrebbero, rispettando così le regole, dare la svolta positiva al problema, il che significa che occorre la loro collaborazione. Diversamente sarà necessario più rigore senza guardare in faccia nessuno.
Sovente, a pagarne le spese sono anche i pedoni, costretti a camminare in mezzo alla strada con seri rischi per la propria incolumità.
Le scene quotidiane che si presentano dovunque, con auto e moto di grossa cilindrata, in doppia fila, parcheggiate in mezzo alla strada o sui marciapiedi fanno capire che, per questi incivili, il Codice della Strada è solo un optional.
Per chiarire meglio la questione, vogliamo elencare alcune delle zone dove, quotidianamente, si verificano inconvenienti che comportano il blocco della circolazione, specie, tra le dodici e le quattordici e la sera: Via Garibaldi, via Trieste (specie agli incroci con Piazza Sciacca e via Fontanelle), via Nicolò Gatto Ceraolo, via XX Settembre, Piazza Marconi al primo posto, arterie, queste, molto importanti perchè di notevole transito autoveicolare.
In quelle ore si registra l’uscita dalle scuole degli studenti, la maggioranza dei quali provenienti dai comuni dell’hinterland per cui tanti pullman che li trasportano e i pullman di linea che, in coincidenza, provengono da Messina, restano a lungo bloccati e a nulla valgono i “richiami” dei clacson che i guidatori azionano per attirare l’attenzione di qualcuno. Occorre, pertanto trovare soluzioni adeguate per impedire che gli incivili continuano a ritenersi i padroni delle strade cittadine.
Nicola Arrigo
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