PATTI – Il campo polivalente dell’Istituto ”Borghese-Faranda” è stato intitolato ad Anna Rita Sidoti

Il campo polivalente dell’Istituto “Borghese-Faranda” è stato intitolato alla compianta campionessa mondiale ed europea Anna Rita Sidoti, prematuramente scomparsa un anno fa, che rimarrà sempre nei cuori di tutti con il suo sorriso, la sua forza e la sua tenacia di donna, atleta e, soprattutto, con la dolcezza di mamma che continuerà a seguire da lassù ogni passo dei suoi tre amati figli Federico, Alberto ed Edoardo e del marito Pietro Strino.
Alla cerimonia erano presenti anche la mamma della Sidoti, Sara, e la sorella Nadia. “Anna Rita -ha sottolineato la dirigente Francesca Buta – non si è mai arresa, ha lottato sempre nelle gare ma soprattutto nella vita, fino alla fine; questa piccola, grande donna, deve essere d’esempio per i giovani di oggi che diventeranno gli adulti di domani”.
“La perseveranza e la forza di volontà – le ha fatto eco il sindaco Mauro Aquino – sono le componenti fondamentali che servono a far realizzare i sogni e a concretizzare gli obiettivi che ognuno si prefigge di realizzare. Tutte doti che hanno portato Annarita a raggiungere il successo con sacrifici, determinazione, passione e cuore”.
Il presidente del Coni provinciale Aldo Violato ha incitato i giovani “a studiare e a praticare sport, perché è importante per la loro crescita; infatti, i valori trasmessi dallo sport, sono fondamentali per trasformare un ragazzo in uomo civile e rispettoso”. Commovente il ricordo del marito Pietro Strino che ha definito la moglie “una campionessa e donna a dir poco straordinaria”.
Ricordi che si sono intrecciati con quelli della professoressa Carmela Aiello e del “secondo padre” di Anna Rita Sidoti, il professore Salvatore Coletta, suo allenatore, che ha rimarcato “la professionalità, l’umanità e l’umiltà che hanno contraddistinto lo “scricciolo d’oro”. Forte è stata l’emozione quando, sempre Coletta, ha ricordato anche Renzo Serranò e Rossella Rampulla, pure loro prematuramente scomparsi, “che dall’alto stanno ridendo”.
Gli studenti hanno omaggiato la campionessa con la lettura di poesie e con alcuni intermezzi musicali eseguiti dagli allievi Mattia Pascale, Sara Gregorio e dalla voce solista Sharon Ceraolo. Quindi, nel campo polivalente, il figlio maggiore della Sidoti, Federico, ha scoperto la targa in ricordo della mamma, benedetta da don Tindaro Lembo, direttore spirituale della Tyndaris Pattese.
Alla fine, gli studenti, coordinati dai docenti di Educazione Fisica dell’istituto, si sono cimentati in gare dimostrative di marcia, di salto in lungo e di pallavolo.
Hanno collaborato all’organizzazione della manifestazione, i docenti di Educazione Fisica Carmela Aiello, Franca Aiello, Gioconda Franzone, Edwige Pagana, Franco Buzzanca e Nicola Casella, il vicepreside Nicolino Natoli, le professoresse Rosaria Busco e Giuseppina Giancola.
Nicola Arrigo