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SANT’AGATA MILITELLO – ”Festa della Pace” dell’Azione Cattolica della diocesi di Patti. Il Pala Mangano ”invaso” da bambini, ragazzi e adulti

SANT’AGATA MILITELLO – ”Festa della Pace” dell’Azione Cattolica della diocesi di Patti. Il Pala Mangano ”invaso” da bambini, ragazzi e adulti
Gennaio 29
12:31 2018

Bambini, ragazzi, adulti (molti come nucleo familiare) hanno “invaso” Sant’Agata Militello ed assiepato il “Pala Mangano” per la tradizionale ”Festa della Pace”, annuale appuntamento di gennaio promosso dall’Azione Cattolica della diocesi di Patti. il tema di quest’anno era “Scatti di pace”, per riuscire a scorgere il bene anche in un contesto di morte e di guerra.

Il riferimento, come sempre, è stato il messaggio di Papa Francesco per la Giornata della Pace 2018

“Migranti e rifugiati: uomini e donne in cerca di pace”. Anche per questo uno dei momenti più emozionanti è stato la testimonianza, all’interno del “PalaMangano”, di Benedetto, attualmente ospite del Cas di Castell’Umberto, costretto a fuggire dal suo paese, la Nigeria. Ha colpito tutti la semplicità con cui ha raccontato brevemente la sua storia e le sue peripezie e, soprattutto, il suo ringraziamento costante a Dio.

Al “PalaMangano” i partecipanti erano arrivati dopo la marcia della pace, caratterizzata dai “colori” dei cartelloni raffiguranti gli “scatti di pace”, e da canti. Nel suo saluto, il presidente diocesano dell’Azione Cattolica Nino Faraci ha esortato tutti “a dare il proprio, piccolo o grande, contributo per la pace”. “Esercitiamo i nostri occhi – ha aggiunto – “per gettare lo sguardo “oltre” ” e cogliere l’esigenza di pace di uomini e donne, bambini e anziani, in ogni parte del mondo”.

All’interno dell’imponente struttura santagatese, c’è stata un’altra testimonianza di chi, quotidianamente, promuove la pace perché si interessa di chi si trova in difficoltà: quella del Punto Betania Azione Cattolica di Sant’Agata Militello, che attualmente aiuta 80 famiglie bisognose, tra cui anche indiani e musulmani. “Ci aiuta la Provvidenza – hanno rimarcato Salvatore Sanna e Ginetta Sidoti – e la Provvidenza non manca mai”.

Quindi, il Vescovo della diocesi di Patti, monsignor Guglielmo Giombanco, ha celebrato la messa, e nell’omelia, prendendo spunto dal Salmo della Liturgia della Parola, ha fatto risaltare come “la pace viene meno quando il cuore è indurito, per cui bisogna chiedere a Dio il dono di un cuore docile”, “Se ascoltiamo Dio – ha proseguito – riusciamo ad usare parole giuste per la pace, perché solo col cuore abitato da Dio c’è pace. Essa, inoltre, è frutto di un impegno costante che induce a diffondere il bene. Come San Francesco dobbiamo coniugare pace e bene”. Quindi, la consegna: “Creare la cultura della pace, per una società che sia bella da vivere, ed essere in pace con se stessi, per poter diventare davvero costruttori di pace”.

Un’Azione Cattolica, quindi, che sa “guardare” il mondo in cui vive ed opera e in esso sa cogliere la pace e il bene anche quando non sono evidenti, anche e soprattutto quando non emergono. Per questo l’assistente generale dell’associazione diocesana, monsignor Giovanni Orlando, ha “lasciato” tre parole fondamentali: “Sguardo per saper, appunto, guardare con attenzione; mani, per sapere accogliere e perdonare; cantiere, per operare attivamente nella Chiesa e con la Chiesa”.

In occasione della giornata, il vescovo ha annunciato i nomi dei nuovi assistenti dei settori di Azione Cattolica: don Stefano Brancatelli per gli Adulti, don Calogero Tascone per i Giovani e don Fabrizio Terrasi per l’Acr. Monsignor Giovanni Orlando è stato confermato Assistente Generale.

 

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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