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PATTI – Rissa sfociata in un duplice omicidio a Ucria. Confermato il fermo per Salvatore Russo.

PATTI – Rissa sfociata in un duplice omicidio a Ucria. Confermato il fermo per Salvatore Russo.
Agosto 19
16:03 2019

Il Gip del Tribunale di Patti, Ugo Domenico Molina ha confermato il fermo per Salvatore Russo, 29 anni, accusato dell’omicidio di Antonino e Fabrizio Contiguglia, zio e nipote, e de tentato omicidio di Salvatore Contiguglia, altro nipote di Antonino.

I fatti, com’è ormai tristemente noto, si sono verificati ad Ucria la sera di Ferragosto, al culmine di una lite per un parcheggio, la calibro 7,65 con la quale Russo ha ucciso i due Contiguglia e ferito il terzo, sarebbe appartenuta, stando alle prime ricostruzioni, agli stessi Contiguglia.

Il Gip, quindi, ha accolto la tesi sostenuta dalla Procura della Repubblica di Patti e se Salvatore Russo si è giustificato asserendo di aver sparato per legittima difesa, a giudizio del Procuratore Angelo Cavalo “siamo ben lontani dalla legittima difesa, perché Russo ha sparato colpendo in pieno viso due persone in rapida successione ed una terza è stata colpita alle spalle. Si tratta di colpi sparati ad altezza d’uomo con molta freddezza”.

Stando alla disamina del Procuratore Cavallo “Russo si era appropriato di un parcheggio abusivo vicino la sua abitazione. Lo stesso parcheggio tuttavia era in uso ad una persona vicina ai Contiguglia.

Il 14 agosto, quindi, Antonino Contiguglia, indagato già nelle operazioni antimafia Mare Nostrum, Romanza e Icaro e considerato il referente della zona per il clan di Barcellona, ha preteso che Russo spostasse l’auto.

È nata una lite che si è chiusa quasi subito.

La sera di Ferragosto Antonino Contiguglia ha organizzato una spedizione punitiva con i suoi nipoti e altre persone sulle quali si sta indagando, recandosi a casa di Russo.

Quest’ultimo è uscito dalla porta e allora qualcuno dei Contiguglia ha estratto una pistola.

Russo dice che l’avevano puntata contro di lui ma di essere riuscito ad appropriarsi dell’arma e di aver fatto fuoco per legittima difesa”.

Intanto, proseguono gli accertamenti balistici, dattiloscopici  e di altro tipo, per chiarire meglio la dinamica dell’omicidio.

Non ci sono altri testimoni – conclude Cavallo – oltre Russo e il cognato, per cui dobbiamo verificare alcune informazioni”.

Nicola Arrigo

 
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