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PATTI – Mancata tredicesima ai dipendenti comunali. Mozione di Prinzi e Di Santo

PATTI – Mancata tredicesima ai dipendenti comunali. Mozione di Prinzi e Di Santo
Gennaio 17
11:58 2019

I consiglieri comunali di opposizione Giovanni Di Santo e Giacomo Prinzi hanno presentato richiesta urgente di inserimento all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale della mozione relativa alla mancata corresponsione della tredicesima mensilità ai dipendenti comunali.

Con tale mozione si chiede di “procedere al pagamento, con la massima sollecitudine e priorità assoluta, delle spettanze arretrate dei lavoratori dipendenti del Comuna di Patti, reperendo le risorse attraverso un radicale risparmio della spesa pubblica nel periodo di esercizio provvisorio” Si chiede, altresì, “prendere atto che tali ritardi sono da imputare alla cattiva gestione con cui l’amministrazione Aquino porta in consiglio comunale i bilanci di previsione e consuntivi e , conseguentemente, procedere per l’anno 2019 all’approvazione del bilancio di previsione entro i termini di legge”.

Poi, la stoccata finale: “Prendere atto del fallimento della gestione del sindaco – assessore al Bilancio  – Aquino e chiederne le immediate dimissioni”. Di Santo e Prinzi sottolineano che “il mancato pagamento ha determinato gravi disagi per le famiglie, specie nel periodo natalizio e festivo di fine anno in cui, notoriamente, si concentrano scadenze e pagamenti”.

A loro avviso, “il mancato pagamento delle spettanze ai lavoratori è indice, ancora una volta di una gravissima crisi di liquidità causata dagli sprechi e dalla cattiva gestione del sindaco Aquino” e che “un bilancio di previsione approvato per il 2018, tre giorni prima della fine dell’anno, determinerà ulteriori ritardi nei pagamenti delle spese correnti che si andranno accumulando nell’anno 2019”.

Secondo Di Santo e Prinzi “Aquino è anche responsabile del valzer di nomine per il responsabile dell’Ufficio Ragioneria, e non solo, segno inequivocabile di indecisione, superficialità e ormai stanchezza politica nel prendere decisioni importanti per l’ente”.

Infine, si evidenzia ch “Aquino al fine di reperire sempre più risorse ha, ormai dal 2012, portato le tasse al massimo, ed ha richiesto prestiti straordinari alle banche per oltre un milione di euro, facendo aumentare i debiti fuori bilancio dell’ente”.

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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