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PATTI – La sala comunale di Piazza Sciacca ha ospitato l’incontro degli alunni dell’I.C. ”Lombardo Radice” e lo scrittore Daniele Nicastro

PATTI – La sala comunale di Piazza Sciacca ha ospitato l’incontro degli alunni dell’I.C. ”Lombardo Radice” e lo scrittore Daniele Nicastro
Aprile 20
08:10 2018

La sala comunale di Piazza Sciacca ha ospitato l’incontro degli alunni delle seconde e terze classi della scuola media dell’Istituto Comprensivo n. 3 “Lombardo Radice” di Patti, diretto da Pina Pizzo, con lo scrittore piemontese, ma di origini siciliane, Daniele Nicastro, autore del romanzo “Grande”.

Questo evento si è posto a conclusione di un progetto che i docenti hanno programmato e realizzato in collaborazione con la libreria Capitolo 18 di Patti che ha curato alcuni aspetti di tale incontro.

Il progetto, in continuità con quanto realizzato nei precedenti anni, consente ai ragazzi di porre come fine della lettura di un libro, non solo l’analisi, la riflessione, il confronto, condotti in classe con i docenti, ma anche l’incontro con l’autore.

In tale sede, i giovani lettori possono trovare così una risposta alle molte domande che scaturiscono da un racconto, da una storia, ma ancor di più, vivono loro stessi un’esperienza che li avvicina al mondo delle parole scritte, delle pagine sfogliate, delle frasi sottolineate, e degli autori, che si rivelano davanti ai loro occhi non come qualcosa di lontano, come un essere inconsistente ma come figura tangibile e vicino a loro, appartenente, dunque, alla loro realtà, al mondo di cui loro sono parte e nel quale si riconoscono.

Nel caso in questione, poi, il racconto che ha riempito alcune ore delle giornate dei ragazzi ha avuto il merito di focalizzare, senza scadere mai in luoghi comuni e già triti, l’esperienza, le emozioni, gli errori, le pulsioni, che si vivono nella fase in cui avviene la trasformazione da bambino a “grande”.

Lo scrittore Daniele Nicastro firma il libro ad alcuni alunni

L’autore con la sua opera è riuscito, infatti, a raffigurare una realtà di sentimenti che i ragazzi hanno subito riconosciuto come reali e condivisibili. Inoltre, grazie alla grande disponibilità, alla giovialità con cui spontaneamente ha accolto i suoi interlocutori, Daniele Nicastro ha reso ancor più tangibile e vivo il racconto di Luca, il protagonista del libro, e di tutti gli altri personaggi che appaiono come figure di conoscenti che ciascuno può incontrare per le vie del proprio paese.

I non pochi aspetti autobiografici del racconto sono, dunque, riusciti a rendere più che credibile le vicende narrate e ambientate in un paesino della Sicilia, con tutte le caratteristiche che tale terra riserva ai suoi abitanti e ai suoi visitatori.

Le molte domande, mai banali, poste dagli alunni all’autore, sottolineano la capacità del testo di suscitare in loro curiosità, interesse, partecipazione con le vicende narrate.

Allo stesso tempo ha dato modo di consolidare gli aspetti educativi di cui il testo è intriso, mettendo in guardia i lettori dai pericoli in cui possono incorrere nel tentativo di “sentirsi grande” e di quanto, invece, sia un valore, a cui tutti devono mirare, la grandezza vera, quella che, rubando le parole all’autore, “non fa rumore”, quella che, fatta di gesti quotidiani, è alla portata di ciascuno.

 

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.