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“E’ stata davvero una bellissima avventura che ci proietta verso un futuro che, speriamo, con l’impegno di tutti, possa continuare ad essere roseo e ricco di soddisfazioni”. Così il coach Mara Buzzanca archivia la stagione dell’under 16 femminile dell’Alma Basket che ha partecipato a Pistoia alla fase interregionale, dove aver perso la finale regionale con l’Eirene Ragusa e aver battuto nettamente, in uno spareggio giocato a Napoli, Sassari.

“Essere arrivati secondi in Sicilia – sottolinea Mara Buzzanca – ci ha indubbiamente penalizzati e così a Pistoia siamo stati inseriti in un girone di ferro, mentre l’altro girone sarebbe stato più alla nostra portata. Abbiamo perso tutte e tre le partite disputate, ma siamo ugualmente soddisfatti, pur nella consapevolezza che si poteva fare di più”.

“io – prosegue il coach – amo guardare sempre il bicchiere mezzo pieno: abbiamo avuto, infatti, la possibilità di confrontarci con squadre candidate allo scudetto under 16, su tutte Mirabello Emilia, che può contare su tre giocatrici della Nazionale Italiana di categoria, con Marghera, che ha vinto lo scudetto per due anni di fila, e la Futurosa Trieste, con un organico di livello”.

”Sono contenta – insiste – soprattutto della prestazione contro Mirabello; abbiamo espresso un buon gioco, perdendo di soli dieci punti e abbiamo dimostrato che la nostra preparazione tecnica c’è e mancano il ritmo partita e l’intensità”.

Da Pistoia, comunque, l’Alma si “porta” un’altra “convinzione”: “Abbiamo capito, tutti, pure i genitori, oltre ovviamente le ragazze, che se si vuole arrivare a certi livelli bisogna alzare l’asticella, il che significa allenarsi tutti i giorni, perché la differenza è stata solo ed esclusivamente l’intensità di partita. Capendo questo, potremo continuare a lottare per grandi traguardi e migliorarci sempre più”.

Adesso l’attenzione è concentrata sulla finale regionale under 13, dove, tanto per cambiare, l’Alma se la vedrà contro Ragusa, l’andata si giocherà sabato 19 in terra iblea, il ritorno il 23 maggio al “PalaSerranò” di Patti.

Nicola Arrigo