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MXGP – Gp della Rep. Ceca. Il pilota pattese Cairoli ha dovuto accontentarsi di due secondi posti. Al momento Herlings è inattaccabile

MXGP – Gp della Rep. Ceca. Il pilota pattese Cairoli ha dovuto accontentarsi di due secondi posti. Al momento Herlings è inattaccabile
Luglio 22
20:13 2018

Anche il Gran Premio della Repubblica Ceca, disputato a Loket, 14^ prova del Mondiale di motocross Mxgp, ha confermato che al momento l’olandese Jeffrey Herlings è praticamente inattaccabile.

Tony Cairoli, nonostante il protrarsi dei “guai” alla mano sinistra, tanto da dover ricorrere alle infiltrazioni di antidolorifico prima del via, ha provato a rendergli dura la vita, ma ha dovuto accontentarsi di due secondi posti nelle manche e alla piazza d’onore sul podio.

Così Herlings, all’11^ successo su 14 gran premi (per lui 13 perché ha “saltato” Ottobiano per infortunio) ha inanellato altri 50 punti contro i 44 dell’alfiere del Team De Carli, portando a 30 lunghezze il margine di vantaggio in classifica generale a sei gare dalla fine. Le due manche in terra ceca sono state praticamente in fotocopia; o meglio, c’è stata gara solo al cancelletto alle prime curve, cioè da quando Cairoli ha centrato entrambi gli holeshot fino a che Herlings, dopo pochissime “battute” lo ha superato innestando il turbo e “volando” verso la bandiera a scacchi.

“Gara 1” è stata di una monotonia disarmante, con il pilota orange ad inanellare giri veloci e a “girare” in tempi “monstre” (1–2 secondi meno degli avversari) e Cairoli costretto prima a guardarsi dal “ritorno” di Tim Gajser, e poi attento a non commettere errori per salvaguardare la seconda piazza.

I 31” inflitti dal leader mondiale al pilota pattese della Ktm al traguardo la dicono lunga sulla sua irrefrenabile superiorità. Stesso copione, come detto, pure nella seconda manche, anche se stavolta Tony riusciva a rimanere a contatto con Herlings per una ventina di minuti, mentre il resto del plotone faceva da semplice comparsa, subito attardato ed incapace di opporre la benché minima reazione.

Quando, però, il detentore della tabella rossa spingeva ancora più fondo, Cairoli, a causa anche di un ovvio calo fisico, non riusciva a “rispondere” ed anche in tale circostanza si limitava a dosare la guida a salvaguardia del secondo posto. Con sei gare ancora da correre 30 punti potrebbero essere un’inezia, ma la disarmante semplicità con cui Herlings riesce sistematicamente ad imporsi non lascia, al momento, tante speranze al “furetto” di Patti.

 

 

Nicola Arrigo

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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