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MESSINA – A 62 anni la quinta laurea Unime con 110 e lode

MESSINA – A 62 anni la quinta laurea Unime con 110 e lode
Marzo 23
17:00 2017

Seduta di laurea speciale al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, dove il dott. Vincenzo Caputo ha raggiunto la quinta laurea, conseguendo il titolo di dottore magistrale in “Metodi e Linguaggi del Giornalismo”, con la votazione di 110 e lode, dopo avere discusso una tesi su: “Terrorismo di matrice islamica e internet”.

La sua carriera era iniziata nel ’72, con l’immatricolazione a Giurisprudenza, dove si laureò nel 1977. Nel 1983 il secondo titolo in Economia e Commercio, Nel frattempo, dopo un’esperienza come Ufficiale di complemento nell’Arma dei Carabinieri, il dott. Caputo aveva iniziato a lavorare come dipendente pubblico.

Nel 1998, il ritorno nelle aule universitarie, per frequentare il corso di laurea in Lingue e Letterature straniere Moderne, completato nel 2003. Nel 2009, la laurea triennale in Scienze politiche. Poi, dopo un triennio di ulteriori studi, nel 2012 il dott. Caputo aveva conseguito anche il titolo di dottore di ricerca in Storia dell’Europa Mediterranea. Adesso, la quinta laurea arricchita dalla lode accademica, che nella sua lunga carriera il dott. Caputo non era ancora riuscito a ottenere.

“Tante volte, e sempre più spesso col passare degli anni – ha raccontato il dott. Caputo, a margine della sua tesi – mi son sentito dire che non valeva la pena di continuare a frequentare l’Università, che si poteva benissimo studiare autonomamente, e persino che non era possibile – o comunque era difficilissimo – laurearsi dopo i quaranta anni (sic!). Ma questo ha sempre avuto su di me l’unico effetto di aumentare a dismisura la mia determinazione nel proseguire il mio percorso cognitivo e formativo nel contesto universitario. Dalla conoscenza, dalla formazione e dallo studio continuamente praticati discende necessariamente la volontà di cambiamento positivo e di progresso”.

Riguardo alle motivazioni che, dal 2013/14, l’hanno indotto a approfondire i temi legati al giornalismo, il dott. Caputo spiega: “I meccanismi relazionali, procedurali, metodologici e tecnologici tramite i quali oggi l’informazione giornalistica vive, si diffonde ed incontra e condiziona i pensieri e i destini della gente sono una materia di studio affascinante, forse la più viva che sia presente, in questo delicatissimo momento storico sull’orizzonte cognitivo umano”.

Dopo la proclamazione, il direttore del Dipartimento, prof. Mario Bolognari, ha consegnato al dott. Caputo un volume sulla storia di Villa Pace, porgendogli gli auguri a nome del Rettore e di tutto l’Ateneo.

 

Redazione

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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