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FURNARI – L’Avv. Mario Foti, sindaco di Furnari, denuncia emergenza percolato nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea

FURNARI – L’Avv. Mario Foti, sindaco di Furnari, denuncia emergenza percolato nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea
Marzo 31
17:23 2017

Il sindaco di Furnari l’avv. Mario Foti invia alle seguenti autorità  denuncia di emergenza percolato nella discarica di Mazzarrà Sant’Andrea:

Al Presidente della Regione On.le Rosario CROCETTA
All’ Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente
All’Assessore Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità,
Dirigente generale Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Dott. Maurizio Pirillo
All’ A.R.P.A. Sicilia
Presidente Commissione Parlamentare Ambiente e Territorio Assemblea Regione Siciliana Palazzo dei Normanni
On. Avv. Giampiero TRIZZINO
Alla Città Metropolitana di Messina
Alla Provincia Regionale di Messina Dipartimento Politiche Energetiche
e Tutela dell’Ambiente
All’ Ufficio del Genio Civile di Messina
Alla Soprintendenza BB.CC.AA.
Al Sig. PREFETTO di Messina
Alla Procura della CORTE dei CONTI
Alla Procura della Repubblica
presso il Tribunale ordinario di Via Camarda, 48 98051 BARCELLONA P.G.
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Palermo
Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Messina
Al Comando Carabineri Tutela per l’Ambiente:
Al N.O.E. SICILIA Piazza Principe di Camporeale, 64 90100 Palermo,
Al Comando Carabineri per la Tutela dell’Ambiente N.O.E. SICILIA
alla Stazione dei Carabinieri di Furnari

”Il sottoscritto avv. Mario Foti, nella qualità di sindaco del Comune di Furnari (ME) e e di autorità sanitaria del proprio territorio, si pregia evidenziare quanto appresso.

PREMESSO

1. Che con precedenti note lo scrivente ha sempre rappresentato la situazione di pericolo derivante dalla discarica di Mazzarrà Sant’Andrea alla popolazione residente a Furnari, stante che l’invaso in questione è collocata all’interno di un’ansa torrentizia e su un’alveo imbrifero di natura alluvionale distante circa 400 ml dal centro urbano di Furnari e dai pozzi di approvvigionamento idrico del medesimo Comune, siti in contrada Zuppà, peraltro posti a valle rispetto alla discarica predetta;

2. Che, recentemente il vertici della società mista “TirrenoAmbiente spa”, attualmente in liquidazione, nominati per la parte pubblica anche dai Commissari che attualmente reggono il socio di maggioranza Comune di Mazzarrà Sant’Andrea, hanno rappresentato le difficoltà economiche della società predetta a smaltire il volume di percolato prodotto dai rifiuti abbancati nell’invaso;

3. Che, a quanto è dato conoscere, sempre i detti vertici della società mista, hanno recentemente rappresentato che, in assenza di risorse economiche, detto percolato è destinato a tracimare dalle vasche di contenimento siti all’interno dell’invaso, comunicandolo a tutte le autorità competenti senza che nessun provvedimento appare essere stato assunto da queste ultime;

4. Che, allo stato sembrano anche essere attive due polizze fidejussorie a suo tempo accese dalla società mista (di cui una quasi sicuramente a garanzia della gestione dell’impianto di percolato);

5. Che sempre dalle ultime informazioni assunte sembra che ormai le vasche di contenimento del percolato abbiano esaurito il loro volume e che detto materiale è prossimo alla sua fuoriuscita ed allo sversamento sul suolo con grave pericolo alle risorse idriche del Comune di Furnari ed alle matrici ambientali del territorio;

6. Che, allo stato, permane anche la inesistenza di ogni iniziativa atta a bonificare la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea, per la quale questo sindaco sarà costretto a svolgere ulteriore specifica denuncia ed iniziativa giudiziaria a tutela del diritto alla salute della propria comunità residente;

7. Che, ancora, da sempre lo scrivente sindaco ha denunciato come la discarica di Mazzarrà S. Andrea e le attività alla stessa connesse risultano in violazione delle vigenti disposizioni di legge. In particolare, detti pericoli sono stati evidenziati con motivati atti di opposizione ai lavori autorizzativi alle conferenze di servizio meglio evidenziate in oggetto, convocate anche presso l’Assessorato Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità per il giorno 25.02.2013 e presso l’Assessorato Regionale al Territorio ed Ambiente, Dipartimento Regionale dell’Ambiente, sovente senza alcun riscontro, mentre le vicende giudiziarie recenti e meno recenti hanno dimostrato come intorno alla discarica anzidetta si è sempre nascosto un grumo di interessi criminali oggetto di accertamenti giudiziari che hanno anche portato a provvedimenti cautelari nei confronti dei vertici della società mista “ TirrenoAmbiente spa “ e di funzionari regionali;

8. Che nel caso in specie, il diritto alla salute dei cittadini furnaresi, nonché quegli altri interessi, anch’essi di rango costituzionale, inerenti l’ambiente e quel paesaggio debbano sempre prevalere sugli “affari” non sempre puliti della cd. “gestione dei rifiuti”;

9. Che, al di là dei provvedimenti repressivi del’Autorità Giudiziaria, sovente tardivi, occorre prevenire i danni ambientali con gli opportuni provvedimenti di natura Amministrativa cui sono preposti le Istituzioni Regionali (Assessorati e dirigenti regionali competenti);

10. Che ancora una volta nella vicenda è doveroso purtroppo constatare lo strano e fragoroso silenzio serbato proprio da queste ultime Istituzioni Regionali anche il relazione: a) alla mancata bonifica del sito dopo la sua chiusura; b) alle mancata attivazione delle polizze fideiussorie; c) alla sparizione delle somme quantificabili in circa 50 milioni di euro che avrebbero essere utilizzati dalla società “ TirrenoAmbiente spa” per la messa in morte della discarica alla sua chiusura;

Tutto ciò premesso e ritenuto, lo scrivente, nella qualità di Sindaco di Furnari e di autorità locale di governo, evidenzia come le gravi illegittimità e irregolarità sopra evidenziate gli impongono il dovere di tutelare la propria comunità dinanzi a qualsiasi Autorità nazionale e comunitaria intraprendendo — nei confronti di tutti coloro che con la loro azione o omissione si sottraggono al dovere di vigilanza e di controllo, secondo le attribuzioni di competenza, impedendo di far definitivamente cessare ogni attività pericolosa all’interno della discarica di Mazzarà Sant’Andrea – nonché ogni azione di denuncia e di iniziativa idonea opportuna azione giudiziaria ex art. 28 Cost.

Ed, in particolare nei confronti di ciascun singolo funzionario direttamente responsabile di atti e/o omissioni compiuti in violazione del diritto alla salute costituzionalmente garantito, certamente non mercificabile, e diffusamente ed reiteratamente oltraggiato nella dedotta vicenda, ai danni dell’eco-sistema, del territorio circostante e della salute dei cittadini furnaresi che vi risiedono e ne utilizzano i beni e le risorse di vita.
Per tale motivo formalmente con la presente si

INVITANO E DIFFIDANO

I competenti organi istituzionali in indirizzo a porre in essere i dovuti provvedimenti atti a scongiurare la predetta grave emergenza ambientale, il tutto con riserva di intraprendere le opportune azioni giudiziarie nelle sedi competenti.
La presente opposizione viene inviata alle competenti Procure della Repubblica al fine di verificare ed accertare se nei fatti evidenziati siano stati posti in essere o siano al momento sussistenti ipotesi delittuose omissive e/o situazioni di danno e di pericolo in violazione delle vigenti norme in materia ambientale, nonché alla competente Procura Regionale della Corte dei Conti al fine di opportunamente valutare la vicenda che si espone anche sotto il profilo dell’ esponenziale spreco di pubbliche risorse in materia di rifiuti,.
Viene altresì inviata a tutte le altre autorità in indirizzo per ogni ulteriore adempimento di propria competenza e/o vigilanza sulla scorta della grave situazione descritta, mentre agli organi di informazione affinché svolgano la opportuna, necessaria, attività di notiziare sulla questione infra rappresentata.
Dalla Residenza Municipale, 31 marzo 2017”. Il Sindaco Avv. Mario Foti

 

 

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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