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CATANIA – Madre 26enne avrebbe scaraventato a terra con forza il figlio di appena 3 mesi, deceduto il giorno successivo. Arrestata

CATANIA – Madre 26enne avrebbe scaraventato a terra con forza il figlio di appena 3 mesi, deceduto il giorno successivo. Arrestata
Dicembre 03
13:23 2018

Su delega della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato di Borgo Ognina hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere nei confronti della 26enne F.V. perché, dapprima scuotendolo con veemenza e poi lanciandolo al suolo e sbattendolo più volte, cagionava il decesso del figlio F. L., di soli tre mesi.

Il 14 novembre il piccolo F. L., di soli tre mesi di vita è stato portato presso il pronto soccorso dell’ospedale Cannizzaro di Catania e poi, da qui, intubato per via oro-tracheale, non sedato, pallido ed ipoteso, presso l’unità di rianimazione pediatrica dell’ospedale Garibaldi Nesima di Catania, dove è stato ricoverato in prognosi riservata per la presenza, tra l’altro, di un imponente ematoma nella regione parietotemporale destra con numerose emorragie sparse su tutto l’ambito retinico.

Nonostante tutte le cure e l’assistenza prestata dai sanitari e attestata dalle certificazioni in atti, lo stesso è deceduto il giorno successivo.

Nell’immediatezza del ricovero, come si legge anche nel certificato di pronto soccorso, la madre del bambino, odierna indagata, riferiva che lo stesso si era fatto male cadendole accidentalmente dalle braccia a causa di una spinta datasi da solo.

Successivamente, però, attraverso l’audizione di tutti i soggetti intervenuti nell’immediatezza e della stessa F. L. V. S. , alla presenza del difensore di fiducia, si è accertato che la caduta del bambino non era stata accidentale bensì che era stata la madre dello stesso a scaraventarlo a terra con forza.

All’esito anche di consulenza neuropsichiatrica si determinava a richiedere la misura custodiale; richiesta accolta dal GIP in sede che ha ritenuto” integrata una continuità di azione dell’indagata la quale -attesa anche la tenerissima età del figlio – agiva di certo al fine di ucciderlo (dolo intenzionale) e, comunque, si è rappresentata l’evento omicidiario come realizzabile con elevato grado di probabilità o anche con certezza come conseguenza diretta ed immediata della propria azione (dolo diretto). Pertanto, non può in nessun modo ritenersi corrispondente al vero neppure quanto dalla stessa riferito in odine alla assenza di volontà omicida ai danni del neonato”.

L’arrestata è stata condotta, per le formalità di rito, presso la Casa Circondariale di Catania, ove verrà interrogata dal Gip a norma dell’articolo 294 cpp.

 

 

Redazione da comunicato stampa

Se adeguarsi vuol dire rubare, io non mi adeguo.

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